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I Talebani hanno fatto un assurdo video promozionale per invitare i turisti americani a fare le vacanze in Afghanistan Il video con la sua surreale ironia su ostaggi rapiti e kalashnikov, mira a proporre il paese come meta di un “turismo avventuroso”.
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.

Come il critico del New York Times decide cosa leggere

29 Giugno 2017

Pamela Paul del New York Times è una delle figure più influenti nel mondo letterario americano: è responsabile della sezione libri del quotidiano newyorchese, inoltre è editor della New York Times Book Review, il supplemento settimanale dedicato alle recensioni e al settore dell’editoria. Insomma, quello che  legge, e come deciderlo di leggerlo, ha una rilevanza non da poco. Paul ha pubblicato di recente un memoir intitolato My Life With Bob, dove “Bob” è il soprannome dato alla pila dei libri da leggere, e per promuoverlo ha rilasciato un’intervista a Vox in cui discute proprio di come sceglie i libri da leggere.

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Uno dei temi affrontati, insomma, è una questione che risulterà molto familiare e a chi lavora nella cultura: visto che il tempo è limitato, a che cosa dare la priorità? Leggere i libri che uno ha voglia di leggere, o leggere i libri di cui si sta parlando? (Alcuni la metterebbero giù più dura: leggere quello che mi va, o leggere quello che dovrei leggere?). Nell’intervista, Paul ammette molto candidamente di preferire la prima strada, almeno nella sfera privata: «Il mio modo personale di affrontare lo Zeitgeist è disinteressarmi dello Zeitgeist. Da un lato, affrontarlo ti offre una prospettiva profonda e ad ampio respiro sul momento , che sia politico, economico oppure ambientale. D’altro canto, puoi semplicemente scegliere di stare dentro a un libro, ed è l’unico modo di lasciare la realtà, se escludiamo un costoso viaggio in un’isola remota. Dunque, personalmente, in questo momento nei libri cerco puro escapismo. Sto leggendo un memoir del 1945 intitolato The Egg and I di Betty MacDonald».

Contemporaneamente, però, Paul ammette che, in quanto book editor del Nyt, ha delle responsabilità che le impongono di avere il polso dello spirito dei tempi: «Un romanzo recente che parla di argomento che è di rilevanza globale è Exit West di Mohsin Hamid, che parla di rifugiati. Ovviamente, è un tema in ogni Paese, e penso che le sue parole siano davvero belle, in quel libro.  Le persone stanno riscoprendo in massa anche libri vecchi che parlano di totalitarismo, fascismo e oppressione, specie negli Usa. 1984, per esempio, Le origini del totalitarismo di Hannah Arendt e Brave New World di Aldous Huxley: sono questi i libri per cui ho notato un’attenzione».

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