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20:18 domenica 14 dicembre 2025
Hbo ha svelato le prime immagini di Euphoria 3 ma della trama di questa nuova stagione non si capisce ancora niente Ben 13 secondi di video che anticipano la terza stagione, in arrivo nel mese di aprile, in cui si vedono tutti i protagonisti e le protagoniste.
Nel 2026 OpenAI lancerà una modalità di ChatGPT per fare sexting Sarà una funzione opzionale e disattivata di default, che rimuoverà i limiti attualmente imposti al chatbot sui prompt con contenuti sessuali.
Una ricerca ha dimostrato che la crescita economica non è più legata all’aumento delle emissioni di CO₂ E, di conseguenza, che la transizione energetica non è un freno all'aumento del Pil, neanche nei Paesi più industrializzati.
Reddit ha fatto causa al governo australiano per aver vietato i social ai minori di 16 anni La piattaforma è convinta che la legge anti soci isoli i minorenni e limiti la loro voce politica nella società, fornendo benefici minimi.
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è piena di turisti ma anche di soldati Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.

È stato arrestato il proprietario del sito usato dall’ex marito di Gisele Pelicot per contattare i suoi stupratori

09 Gennaio 2025

Il primo grado del processo Pelicot si è concluso con la condanna di tutti i 51 imputati (ne avevamo scritto qui). Nei mesi e nelle settimane che hanno condotto a questa sentenza, si era discusso anche della piattaforma che Dominique Pelicot – l’ex marito di Gisele, uno dei 51 condannati – aveva usato per contattare gli stupratori della moglie: il sito di chat Coco. Come racconta questo pezzo del Guardian, il sito era già finito spesso e volentieri tra i fatti di cronaca: in casi di omicidio, di abusi su minori, di violenze omofobe. A giugno del 2024 Coco era stato posto sotto sequestro dalle autorità francesi, oggi è arrivata la notizia dell’arresto del fondatore e proprietario del sito, Isaac Steidl.

Secondo quanto riporta France Info radio, Steidl si è presentato in una stazione di polizia di Parigi martedì 7 gennaio, dopo che le autorità avevano spiccato un mandato di arresto. La polizia può trattenerlo per accertamenti e interrogatori fino a un massimo di 96 ore. Potrebbero non essere sufficienti per chiedergli tutto quello che c’è da chiedergli: Coco, secondo le indagini, sarebbe stato utilizzato negli anni da centinaia di criminali per commettere più di 23 mila reati ai danni di 480 vittime. Steidl lo ha lanciato nel 2003, fresco di laurea in ingegnera informatica e grazie a un prestito di 2000 euro dei suoi genitori. Doveva essere un sito di incontri ma il totale anonimato garantito agli utenti e la totale assenza di moderazione dei contenuti lo hanno presto trasformato in uno strumento apprezzatissimo dalla criminalità.

Dominique Pelicot ha usato una delle chatroom di Coco (chiamata “A son insu”, traducibile più o meno con “a loro insaputa”) per trovare gli uomini che poi avrebbero violentato Gisele. Dopo l’arresto di Pelicot, Steidl – che, tra l’altro, ha preso la cittadinanza italiana dopo aver rinunciato a quella francese, e che ha deciso di lasciare la Francia per trasferirsi, secondo quanto riporta sempre il Guardian, in Bulgaria – ha cambiato il dominio sul quale il sito era registrato: da uno francese a uno registrato nelle Isole del Canale. Oltre al sito, la polizia francese ha sequestrato anche 5 milioni di euro riconducibili a Coco e a Steidl in conti correnti in Ungheria, Lituania, Germania e Paesi Bassi. Secondo Le Parisien, Steidl rischia di essere indagato per «l’amministrazione illegale di una piattaforma online facente parte di un’organizzazione criminale, per associazione a delinquere, per aver contribuito all’acquisizione, distribuzione e condivisione di materiale pedopornografico e per riciclaggio di denaro».

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