Già il videogioco più discusso dell'anno, la nuova opera del game designer giapponese segna un cambiamento radicale della sua poetica: da sempre un ottimista, adesso anche lui sembra essersi rassegnato al peggio.
Chi ha detto che Facebook è in crisi?
Come si evince dalla mole di web-chiacchiericcio degli ultimi giorni, è probabile che Facebook, nella primavera di quest’anno, faccia il grande passo da anni atteso e decida di quotarsi in borsa – l’esempio da seguire è chiaramente quello di Google, entrato a Wall Street con una valutazione di venti miliardi di dollari che si è decuplicata in men che non si dica. Certo c’è, specialmente tra gli utenti, chi si preoccupa degli ultimi movimenti di Zuckerberg: gli argomenti spaziano dalla privacy alla pubblicità (quest’ultima, probabilmente, dovrà aumentare dopo la quotazione). Ancora, ci sono timori per il mutamento dello scopo iniziale del social network, e infine qualcuno sostiene che la bolla infine scoppierà e gli utenti andranno altrove. Dove? Twitter, forse. Eppure, come dimostra questa infografica elaborata da statista.com, i numeri di Facebook sembrano tutto fuorché in calo.

Il regista inglese torna alla saga che lo ha reso famoso e decide di stravolgerla: il risultato è un film d'autore, horror ma anche politico e sentimentale, che disattende tutte le aspettative e che ha diviso i fan.