Muore a 94 anni il vignettista più riconosciuto e riconoscibile nella storia dei giornali italiani, dalla gobba di Andreotti al pisellino di Spadolini.
Chi ha detto che Facebook è in crisi?
Come si evince dalla mole di web-chiacchiericcio degli ultimi giorni, è probabile che Facebook, nella primavera di quest’anno, faccia il grande passo da anni atteso e decida di quotarsi in borsa – l’esempio da seguire è chiaramente quello di Google, entrato a Wall Street con una valutazione di venti miliardi di dollari che si è decuplicata in men che non si dica. Certo c’è, specialmente tra gli utenti, chi si preoccupa degli ultimi movimenti di Zuckerberg: gli argomenti spaziano dalla privacy alla pubblicità (quest’ultima, probabilmente, dovrà aumentare dopo la quotazione). Ancora, ci sono timori per il mutamento dello scopo iniziale del social network, e infine qualcuno sostiene che la bolla infine scoppierà e gli utenti andranno altrove. Dove? Twitter, forse. Eppure, come dimostra questa infografica elaborata da statista.com, i numeri di Facebook sembrano tutto fuorché in calo.
Il lancio di stracci tra attiviste e Lucarelli ci ricorda l’importanza, anche nel 2025, di avere strutture che possano filtrare, modificare, ponderare le opinioni prima di immetterle nel discorso pubblico.
Palma d'oro a Cannes, serissimo candidato all'Oscar per il Miglior film internazionale, nel suo nuovo film il regista immagina gli iraniani alle prese con l'inimmaginabile: quello che succederà dopo la fine della Repubblica islamica.
