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Carrie Bradshaw non si vestiva affatto da francese

13 Ottobre 2016

Se c’è un personaggio televisivo preceduto per fama dal suo guardaroba, quello è sicuramente Carrie Bradshaw di Sex and the City, interpretata da Sarah Jessica Parker. Le sue gonne in tulle, le décolleté Manolo Blahnik, le borse Chanel e Dior: la fissazione di molte ragazze per la moda è iniziata grazie a lei, improbabile scrittrice e giornalista di moda che vive in un’enorme brownstone a New York e può permettersi capi e accessori di lusso. Tra i tanti aggettivi che sono stati usati per descriverne lo stile, “Parisienne” era uno dei più frequenti, un po’ perché lo stile da “French girl” è un chiodo fisso americano, un po’ perché poi la storia di Carrie, come tutti i fan sanno, trova il suo happy ending proprio nella capitale francese.

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In un divertente articolo su AnOther Magazine, però, il designer Ryan Lo, appassionato della serie, ne smonta tutti i capisaldi, dimostrando come l’approccio di Carrie a quel particolare modo di vestire sia poco ancorato alla realtà e perché no, anche un po’ provinciale. Magliette a righe Breton, cappelli di paglia, chemisier, corsetti, berretti à la garconne, completi pantalone in tweed e abiti dalle gonne vaporose: Carrie sembra sempre provarci troppo.

D’altronde, a Parigi, il personaggio di Parker non ci è mai stato per davvero, almeno fino alle sesta stagione: la sua idea romantica della città è un po’ quella del turista medio, fatta di macarons e poeti seduti nei caffè. Ryan Lo specifica però che il lavoro fatto dalla costumista Patricia Field è comunque ammirevole: oggi ha prevalso l’idea della ragazza parigina che va in giro senza o con poco trucco, i capelli al naturale, i jeans e le scarpe basse, ma lo stile abbracciato da Sex and the City è tutt’altro. È il new look di Christian Dior, che mette in evidenza il punto vita, accostato senza contraddizione agli abiti aderenti a righe di Sonia Rykiel e ai prom dress firmati Oscar De La Renta: un miscuglio favoloso che ha reso Carrie l’icona che tutti conosciamo.

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