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13:37 giovedì 18 dicembre 2025
In un editoriale su Politico, Pedro Sánchez ha definito la crisi abitativa «la più grande emergenza di questa epoca» E ha invitato tutti i Paesi dell'Ue a iniziare a trattare il diritto alla casa come quello alla sanità e all'istruzione.
La Romania spenderà un miliardo di euro per costruire Dracula Land, un enorme parco giochi a tema vampiri Il parco verrà costruito vicino a Bucarest e l'intenzione è di competere addirittura con Disneyland Paris.
Tra i 12 film nella shortlist dell’Oscar al Miglior film internazionale ce ne sono tre che parlano di Palestina È invece rimasto fuori dalla lista Familia: il film di Francesco Costabile, purtroppo, non ha passato neanche la prima selezione dell’Academy.
I sostenitori di Trump sono andati sotto l’ultimo post Instagram di Romy Reiner a festeggiare la morte del padre A fomentare ulteriormente il loro odio è stata la breve didascalia del post che contiene una frase contro Trump.
La Spagna introdurrà un abbonamento mensile di 60 euro per viaggiare con tutti i mezzi pubblici in tutto il Paese È il secondo Paese in Europa che prende un'iniziativa simile: prima c'era stata la Germania, il cui abbonamento mensile costa anche meno.
Amazon installerà nei Kindle una AI che ti spiega i libri se non li hai capiti
 La nuova funzione si chiama "Ask This Book” e servirà ai lettori confusi, distratti o non proprio sveglissimi.
Il distributore americano Neon ha organizzato una proiezione per soli manager di No Other Choice di Park Chan-wook, che è un film su un uomo che uccide manager Con tanto di lettera indirizzata a tutti i Ceo delle aziende Fortune 500, invitati a vedere il film il 17 dicembre a New York alle ore 17 locali.
Zohran Mamdani ha fatto una performance in un museo di New York invitando i cittadini a dirgli quello che pensano di lui Ispirandosi alla celebre performance di Marina Abramović, il sindaco ha offerto colloqui di tre minuti a chiunque volesse parlargli.

Il fantasma di Carolyn Bessette-Kennedy su Instagram

Il 7 gennaio la bellissima moglie di John Fitzgerald Kennedy Jr., morta nel 1999, avrebbe compiuto 56 anni, ma nelle immagini dei tanti account creati per adorarla è rimasta cristallizzata in un'eterna giovinezza.

09 Gennaio 2022

I social media ci hanno dato nuovi modi per elaborare il lutto e questo vale anche per la morte di personaggi famosi. Una volta si facevano pellegrinaggi fino a Père-Lachaise solo per lasciare una sigaretta sulla tomba di Jim Morrison, adesso si aprono account tematici su Instagram dove rilanciare foto e video che conservano l’allure della star defunta all’apice del successo. Non si tratta solo di consumare nostalgia, è più una seduta spiritica in cui si rievoca il loro stile per perpetuarne l’influenza sulla società. Un fenomeno che trova particolare evidenza con Carolyn Bessette-Kennedy: gli account Instagram a lei dedicati sono altari di un piccolo culto coltivato da utenti devotissimi. Scrollando questi account in memoriam di Carolyn Bessette, è impossibile non subirne il magnetismo. È difficile smettere di fissare le sfumature biondo-oro dei suoi capelli lisci, gli occhi azzurro-piscina di Palm Beach, il sorriso largo alla Julia Roberts, la mano candida e affusolata che stringe, abbraccia, tiene al guinzaglio senza sforzo cani di grossa taglia, mentre veleggia spedita sui marciapiedi di New York in Ralph Lauren. Nata il 7 gennaio 1966 a New York, morta il 16 luglio 1999 in un incidente aereo mentre si recava a una cerimonia di nozze a Martha’s Vineyard insieme a sua sorella Lauren e al marito John F. Kennedy Jr, detto John John. Inabissati nell’Oceano Atlantico: in un certo senso è un modo di morire molto chic.

Carolyn Bessette non ha mai rilasciato un’intervista, di lei si diceva che non amava mettere in mostra la sua vita. Questo non ha fermato i paparazzi appostati sotto il loft a Tribeca, dove viveva con John John Kennedy: un appuntamento che affrontava dignitosamente mostrandosi impermeabile alle provocazioni dei fotografi. Sono soprattutto queste foto rubate che l’hanno fatta diventare un’icona dello street-style e l’hanno consegnata ai posteri. Minimal ed elegante, chic e newyorkese, sono gli aggettivi ripetuti come mantra dalle riviste di moda che per prime non ne hanno accettato la scomparsa. Cappotto Yohji Yamamoto, jeans Calvin Klein e stivali Prada, il nero, il beige e un po’ di rosso: si scrollano le foto cercando di assorbire le lezioni di stile. Le foto del matrimonio con cerimonia privatissima a Cumberland Island sono le più belle della power couple più fotogenica mai esistita. Guardarle causa uno shock culturale, soprattutto oggi che i matrimoni degli influencer sono maratone documentate minuto per minuto, con l’esercito di wedding planner che srotola chilometri di lucine su tendoni adibiti a sale ricevimento, coi putti scolpiti nel ghiaccio che pisciano vodka e spose con almeno dieci cambi d’abito. Nella loro foto più famosa, Carolyn Bessette esce da una chiesina semi-diroccata mentre l’uomo più affascinante del mondo le bacia la mano guantata, indossando l’abito da sposa più bello mai visto: di Narciso Rodriguez, color perla, in crêpe di seta, che scivola perfetto. Di una semplicità che ha del mistico e funziona solo per certe sante.

L’account Instagram che va seguito per diventare iniziati del culto è @carolynbessettehd, che trova rare e sfocate foto della coppia, prese dai giornali di gossip degli anni ’90 e le lavora dandogli un nitore da tecnologia del Ventunesimo secolo. Chi gestisce @carolyn_iconic e @carolynbessette svolge invece un lavoro da documentarista, con la stessa perizia e delicatezza di un egittologo alle prese con una tomba intatta e ricoperta di geroglifici. Si trovano reperti incredibili, come ad esempio lo screenshot da un video in cui si vedono Lady Diana, Elton John e Carolyn Bessette al funerale di Gianni Versace. O il ritaglio ingiallito di un giornale in cui si parla di questa “nuova fiamma” di Kennedy Jr, sperando che non sia “un’altra Daryl Hannah”, con cui precedentemente John John aveva avuto una liaison. O la foto che le hanno scattato uscendo da Saks Fifth Avenue per l’ultimo pomeriggio di shopping della sua vita, prima di salire sul fatale aereo. E poi le foto con Jennifer Aniston e Kate Moss, le gite in barca, le corse a Central Park in athleisure fianco a fianco col marito. Di una fighezza tale che si capisce quasi perché certe frange estreme di Qanon credono che John Kennedy Jr sia ancora vivo e sono lì che aspettano la sua apparizione a Dallas o durante un concerto dei Rolling Stones.

Le disgrazie succedono anche ai bellissimi. Non erano di questo mondo, eppure sono morti. Erano un’idea di futuro che non si è realizzata. Difficile non farsi sopraffare dal pensiero magico e pensare cose il cui incipit è “se non fossero morti”. Se non fossero morti, sarebbero diventati al momento opportuno i naturali inquilini della Casa Bianca e non ci sarebbe stato Bush, le Torri non sarebbero crollate, non ci sarebbe stata la crisi economica del 2008 e neanche quella pandemica del 2020, e tutti saremmo ancora temporalmente incastrati nella seconda metà degli anni Novanta, felici, benestanti e con la famiglia intatta. Come se il mondo si fosse fermato al 1999.

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