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Starbucks chiuderà i punti vendita automatizzati perché mancano di “calore umano” Le vendite dei caffè da ordinare con l'app e da ritirare senza potersi sedere non sono andate bene.
Il debutto di Dario Vitale da Versace non sarà una sfilata ma uno show "intimo" In un'esclusiva su Wwd, il brand ha annunciato che la prima collezione del nuovo Direttore creativo «renderà omaggio al passato e guarderà al futuro».
La popolarità delle bevande a base di matcha ha prosciugato le riserve mondiali La matcha mania mette in seria difficoltà i produttori giapponesi, mentre la preziosa polvere verde viene spesso usata in modo improprio. 
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L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.
Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Una città in Canada ha legalizzato gli accampamenti dei senzatetto

26 Novembre 2024

L’aumento di persone senza tetto è un problema che tutte le grandi città, soprattutto in Occidente, stanno affrontando in questi anni. Purtroppo, le politiche adottate nella maggior parte dei casi si potrebbero definire di rimozione, in senso letterale: le persone senza tetto vengono “tollerate”, a patto che se ne stiano lontane dalle zone turistiche più frequentate o dai codici postali più ricchi (è quello che è successo a Parigi durante i Giochi Olimpici, per fare un esempio recente). Una città in Canada, però, ha deciso di provare un approccio diverso: il Comune di Halifax ha “legalizzato” nove accampamenti di persone senza tetto sparsi per la città, di fatto sancendo – anche se solo temporaneamente: la misura è emergenziale, per così dire – che quegli accampamenti non possono essere sgombrati dalle pubbliche autorità.

Come detto, si tratta di una decisione diventata necessaria a causa di un’emergenza. Dalla pandemia in poi, tra crisi economica e aumento del costo della vita (quindi, in primis, della casa), il numero di senza tetto di Halifax è aumentato a tal punto che i rifugi della città sono tutti, sempre, pieni. Tantissime persone sono dunque costrette ad accamparsi come possono, dove riescono, e a sperare di sopravvivere all’inverno e a tutti gli altri pericoli. Il problema di Halifax è lo stesso di diverse altre città, e infatti già un altro Comune canadese (Kelowna) ha seguito l’esempio e altri stanno prendendo in considerazione misure simili, come riporta Bbc.

La decisione di Halifax, però, è stata criticata da moltissime persone, e non si tratta soltanto dei soliti destrorsi ossessionati dal decoro. Secondo i critici, un problema non si può risolvere semplicemente dicendo che non è un problema: il fatto che ci siano delle persone che non hanno una casa e sono costrette a dormire per strada non smette di essere un grave problema solo perché l’amministrazione comunale dà loro il permesso di dormire in mezzo alla strada. Possibile non ci sia modo di fornire a queste persone una qualsiasi forma di alloggio? Possibile che l’unica scelta sia tra lo sgombero e l’abbandono? Nadine Yousif di Bbc ha intervistato Andrew Goodsell uno dei senza tetto che vivono negli accampamenti “legali” di Halifax. Sulla decisione del Comune, Goodsella ha detto: «Il Canada è uno dei Paesi più ricchi del mondo. Abbiamo così tanta terra, così tante risorse. Ma questa situazione dimostra che siamo anche uno dei Paesi più avidi del mondo».

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