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Britney Spears resterà sotto la custodia del padre almeno fino al 2021
Secondo quanto riportato dal Guardian e da altri quotidiani, la richiesta di Britney Spears di liberarsi definitivamente dalla custodia del padre non verrà presa in carico prima del 1° febbraio 2021, secondo quanto stabilito da un giudice della California. Come avevamo recentemente raccontato in questo articolo dedicato al movimento #FreeBritney, è più di un decennio che il padre della popstar, James Spears, detiene il controllo di ogni sua decisione personale, finanziaria e sanitaria. Un ruolo che ha vacillato per la prima volta l’anno scorso, a causa di un problema di salute, per poi tornare effettivamente attivo. Ora il padre vorrebbe poter continuare così, mentre Spears vorrebbe liberarsi di lui.
#FreeBritney, Britney libera, è il modo con cui da tempo i fan esprimono la loro preoccupazione per la cantante che, a 38 anni, è soggetta alla cosiddetta “conservatorship” in quanto ritenuta incapace di intendere e di volere, una forma di tutela legale impostale nel 2008, in seguito al famoso breakdown del 2007. Da allora Spears non ha il permesso sposarsi, disporre personalmente delle sue finanze (riceve infatti 1.500 dollari al mese, indicativamente finalizzati al cibo e a pagare le bollette), non può guidare, restare incinta, vedere i propri figli da sola, o parlare con qualcuno che non appartenga alla sua famiglia.
L’avvocato della Spears, Samuel D Ingham III, ha dichiarato la sua cliente “fortemente contraria” al ritorno del padre nel ruolo, e ha sottolineato la sua volontà di mantenere, al suo posto, quello che avrebbe dovuto essere il sostituto temporaneo, l’avvocato Jodi Montgomery, con l’aggiunta di «un fiduciario aziendale qualificato». Ma il giudice Brenda Penny ha prorogato la tutela nella sua forma attuale fino al 1° febbraio 2021, chiedendo a Ingham di depositare la petizione della Spears entro il 18 settembre e di presentare eventuali obiezioni entro il 2 ottobre. La prossima udienza si terrà il 14 ottobre. L’udienza a porte chiuse si è svolta il 19 agosto a Los Angeles e i sostenitori del movimento #FreeBritney si sono radunati fuori dall’aula. Questa volta il movimento ha perfino ottenuto il sostegno dell’American Civil Liberties Union: «Le persone con disabilità hanno il diritto di condurre una vita autodiretta e mantenere i loro diritti civili», ha twittato l’organizzazione la scorsa settimana. «Se Britney Spears vuole riconquistare le sue libertà civili e uscire dalla tutela del padre, siamo qui per aiutarla».

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