Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Il Boulevardier sarà il cocktail del 2018

Avevamo già parlato dei cocktail che avremmo bevuto nel 2018: il Guardian prevedeva un ritorno dei Disco Drink e Spirit Business parlava di una riscoperta dei liquori italiani. Secondo 1843, il cocktail di quest’anno sarà uno: il Boulevardier. Si tratta di una versione alternativa del Negroni, che ha già conquistato la scena alcolica nel 2017: un mix di Campari e vermouth rosso che aggiunge il whisky bourbon al posto del gin. La sua creazione è attribuita allo scrittore americano Erskine Gwynne, che fondò a Parigi una rivista chiamata proprio Boulevardier, in circolazione dal 1927 al 1932.

Giudicato da alcuni il cugino autunnale del Negroni, il Boulevardier si differenzia per una nota leggermente più morbida. Bobby Hiddleston, gestore dello Swift Bar a Londra, rintraccia la popolarità del cocktail proprio nel crescente successo dei gusti amari – tra cui il kale, l’acqua tonica e il cacao – nel panorama alcolico. «L’amaro offre un range infinito di sapori e conferisce ai drink profondità e complessità» ha commentato. Il Negroni, nato a Firenze come contaminazione dell’Americano, ha spopolato nei bar di tutto il mondo proprio come reazione ai tantissimi cocktail dolci e a base di frutta. La moda alcolica sembra proseguire su questo trend, con l’immancabile buccia d’arancia sul bordo del bicchiere.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.