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Eater ha scritto un’ode ai biscotti Lotus che ti danno in aereo

Lo scorso venerdì USA Today ha riportato un annuncio della United Airlines, che annunciava che sugli aerei della compagnia non verranno più serviti gli storici biscotti Biscoff, targati Lotus, ma una versione “mini” degli Oreo. Per questo il giornalista di EaterLesley Suter, non avendola presa proprio benissimo, ha deciso di scrivere un intero articolo dove, oltre a criticare la decisione della compagnia, ha cercato di spiegare perché mai e poi mai nessuno dovrebbe toccare i Biscoff, «una delle poche gioie rimaste nella vita». Soprattutto per chi prende l’aereo con una certa continuità.

«Nel caso in cui la penultima posizione occupata dalla United tra le compagnie che fanno voli interni non fosse abbastanza per mollarla», ha scritto Suter, «questa scelta per me è stata decisiva: non posso fidarmi di una compagnia con priorità simili. Specie se invece di occuparsi di controlli e manutenzione, sceglie di eliminare i migliori snack al mondo». La critica di Suter non riguarda gli Oreo in sé, che «per carità sono dei biscotti ottimi», dice, quanto il fatto che – sempre secondo l’autore – non siano assolutamente biscotti da viaggio. «Servirli senza il latte, che quasi mai è presente sugli aerei, sarebbe più o meno una sorta di tortura per la bocca». Senza contare il fatto che c’è chi detesta o non può mangiare il cioccolato, o chi banalmente preferisce il sottovalutato morbido calore del burro al sapore del cacao. Il vero punto di forza dei Biscoff infatti consisterebbe proprio nella la sua semplicità: secondo Suter «sono deliziosi, ma non irresistibili», per cui potrà capitare spesso di dimenticarseli in una tasca e di imbattervisi per caso, dopo tanto tempo, mentre si è in cerca di una penna o di qualcosa di simile. Sono perfetti per essere conservati e generare una sorta di effetto sorpresa, una goduria inaspettata. Gli Oreo invece no: «Sono troppo perfetti perché gli si possa resistere».