Hype ↓
07:52 mercoledì 30 aprile 2025
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

Non si sa ancora cosa fare della casa in montagna di Hitler

25 Settembre 2018

A una ventina di kilometri da Salisburgo, in Baviera, si trova Berghof, la residenza alpina di Hitler. Abbandonata al finire della guerra, quando fu quasi distrutta dai bombardamenti, Berghof fu poi letteralmente seppelita da grandi alberi, piantati per nascondere alla vista dei passanti il terreno sul quale il Terzo Reich progettò il suo sterminio.

Nel 1999, a soli 300 metri dalla residenza abbandonata, fu costruito il Dokumentation Obersalzberg, piccolo museo che racconta delle crudeltà del Nazismo. L’obiettivo era quello di evitare che Berghof si trasformasse in un santuario del neonazismo, ma si continuarono a trovare svastiche incise sui tronchi, ceri commemorativi e resti di falò notturni.

La residenza di Berghof nel 1940 circa, prima che venisse distrutta dai bombardamenti e si trasformasse in un santuario nazista (Heinrich Hoffmann/Hulton Archive/Getty Images)

Oggi, il museo Dokumentation Obersalzberg è oggetto di un progetto di espansione da 21 milioni di euro che terminerà nel 2020. E ancora una volta ci si chiede cosa farne della seconda casa di Hitler. C’è chi ritiene che la cosa migliore sia lasciare l’area esattamente com’è, organizzandoci magari delle visite guidate. Eppure, sottolinea l’impiegato del museo Mathias Irlinger sul Guardian, «se della zona noi non facciamo nulla, loro possono farci quello che vogliono».

Con quel “loro” Irlinger intende i numerosi skinhead che bazzicano nei dintorni e che, troppo spesso, prendono parte alle visite organizzate dal museo solo per provocare le guide. Eppure, non sarebbe giusto occultare il passato per colpa di chi lo guarda nel modo sbagliato. «Siamo abbastanza forti da guardare… Abbiamo l’obbligo di ricordare e trarre insegnamento», conclude il direttore del Dokumentation Obersalzberg.

Articoli Suggeriti
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Le scorie del dibattito sul nucleare italiano

Tra ministri dalle idee non chiarissime, popolari pagine Facebook e cartoni animati virali su YouTube, la discussione sull'atomo in Italia è una delle più surreali degli ultimi anni.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.