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14:26 mercoledì 30 aprile 2025
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.

Al Berghain c’è una mostra immersiva con le musiche di Arca

22 Luglio 2021

Resident Advisor chiama il Berghain Halle «l’altra metà non utilizzata del Berghain», dove si finisce quando il buttafuori ti guarda e dice che anche questa volta non puoi entrare nel club. In realtà come la sua metà più celebre ospita tanti eventi, concerti, esposizioni. Come la mostra che è possibile visitare ora fino al 26 settembre, dal titolo Berl-Berl, curata dall’artista Jakob Kudsk Steensen. Il nome rimanda alle origini della città di Berlino, in slavo “berl” significa “palude”, che si pensa fosse la parola usata per indicare la Spreewald (la foresta della Sprea), il territorio che circonda la capitale (anche Berlino prima del 13esimo secolo era completamente paludosa). Sui due piani della Halle il curatore ha sovrapposto varie immagini della palude fuori Berlino che aveva fatto in vacanza qualche anno prima (sono circa 2 mila per ogni angolazione) usando il metodo della fotogrammetria e poi sui pannelli a luci Led ha proiettato anfibi e muschi vari fatti di pixel. Doveva essere una mostra immersiva, serviva la musica, così in suo aiuto è accorsa Arca, la compositrice venezuelana.

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L’esibizione racconta di quell’ecosistema magico e oscuro della Spreewald, incentrato sui miti e leggende nella lingua soraba, quella cioè delle popolazioni precristiane che si sono insediate nella zona, spiega Autre. Per fare in modo che Berl-Berl ricreasse perfettamente lo spirito del tempo, Arca ha consultato gli archivi dei suoni del Museo di storia naturale e ha composto una colonna sonora fatta di vere registrazioni di paludi, respiri, versi di animali, aggiungendoci poi la sua voce: l’ha chiamato «un rituale cantato delle sensibilità del passato». Secondo il curatore, «quando sentiamo la registrazione di una rana di 70 anni fa, possiamo accorgerci che ha un suono diverso rispetto a quelle di adesso. Penso che si possa quasi “toccare” il tempo. Abbiamo accesso a impronte di cose del passato che possiamo sentire». L’intento di Berl-Berl è di «mostrarci visivamente quanto sia importante prendersi cura di quello che stiamo vivendo», scrive Dazed & Confused, prima che svanisca.

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