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01:29 giovedì 6 novembre 2025
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.
Nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni, il neosindaco di New York Zohran Mamdani ha sfidato Donald Trump Nelle prime dichiarazioni pubbliche e social, il neosindaco ha anche ribadito la promessa di ridisegnare NY a misura di migranti e lavoratori.
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms Shanghai, la prima serie tv di Wong Kar-wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.

Se bevi troppo i tuoi amici ti snobbano, dice uno studio

18 Settembre 2017

Che uno degli ingredienti fondamentali delle migliori amicizie fosse una buona serie di cazzate fatte da sbronzi da ricordare insieme, sembrava un fatto ovvio. Ma a quanto pare non è per tutti così. Un sondaggio condotto da YouGov per conto di Macmillan Cancer Support ha rivelato che un quarto degli inglesi evita di andare al pub con gli amici che bevono troppo perché li fa sentire in imbarazzo e che il 13 per cento ha smesso di incontrarli del tutto. Una bella sorpresa, insomma: forse non tutti trovano i nostri tentativi di arrampicarci su un albero così esilaranti e nemmeno li diverte troppo l’idea di passare la serata a sollevarci dal pavimento appiccicoso sul quale rotoliamo felici.

Certo, c’è da dire che più della metà (54 per cento) dei 2000 intervistati ha dichiarato che quello che più odia, giustamente, è quando gli amici ubriachi diventano aggressivi: forse finché ci si limita a cadere per terra e approcciare sconosciuti gridando, c’è speranza che persino i più snob continuino a sopportarci. Forse dipende anche dall’età: l’anno scorso un altro sondaggio aveva rivelato che rispetto alle generazioni precedenti i ragazzi dai 18 ai 24 anni bevono decisamente meno. Molti hanno dichiarato di non bere perché non tollerano il loro stesso comportamento da ubriachi e non vogliono più rischiare di fare brutte figure. Ma il dato interessante è che anche se bevono meno in generale (cioè nel lungo termine consumano meno alcol), le poche volte in cui lo fanno i giovani inglesi si distruggono, arrivando a superare il limite massimo fissato dalla ricerca, ossia di 7 bicchieri di vino o 14 bicchieri di whisky in una sola notte.

Il team di Macmillan ha utilizzato i dati per sponsorizzare la campagna Go Sober for October, in cui la sfida è esplorare il potenziale di un mese di totale sobrietà, soprattutto per quanto riguarda i legami di amicizia, che secondo l’associazione ne uscirebbero sicuramente rafforzati. In più sentirsi bene durante il giorno, dimenticando l’hangover, aiuterebbe ad aprire le porte a nuove esperienze da vivere insieme, che non necessitano certo dell’alcol per esistere (ne sono davvero convinti, sì).

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