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18:48 venerdì 17 ottobre 2025
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".
È morto Paul Daniel “Ace” Frehley, il fondatore e primo chitarrista dei KISS Spaceman, l'altro nome con cui era conosciuto, aveva 74 anni e fino all'ultimo ha continuato a suonare dal vivo.
Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.

Cosa sta succedendo al cast di Scream VII

23 Novembre 2023

Martedì 21 novembre Variety aveva comunicato che secondo alcune indiscrezioni l’attrice della serie cinematografica Scream Melissa Barrera – che nel film interpreta il personaggio di Samantha “Sam” Carpenter – era stata licenziata dalla casa di produzione SpyglassSe in un primo momento le motivazioni del licenziamento erano sconosciute, nella serata di martedì un portavoce di Spyglass ha spiegato che alcune dichiarazioni sul conflitto israelo-palestinese fatte da Barrera sui suoi profili social avrebbero incitato all’odio, in particolare all’antisemitismo. Inoltre, l’attrice è stata accusata di aver definito genocidio e pulizia etnica l’operazione militare di Israele nelle Striscia di Gaza. Barrera avrebbe condiviso nelle Storie Instagram un post in cui si accusava Israele del genocidio del popolo palestinese e un articolo che sosteneva che Israele avrebbe distorto i fatti della Shoah per accrescere la propria industria bellica.

A meno di un giorno dall’annuncio dell’uscita di scena di Barrera sono arrivate le dimissioni anche di una sua collega: Jenna Ortega, l’altra protagonista del film, Tara Carpenter. La tempistica scelta da Ortega è apparsa sospetta a tanti fan, che in un primo momento hanno visto nel gesto dell’attrice un atto di solidarietà per la collega (e per tutti gli attori e le attrici che in queste settimane stanno vivendo difficoltà simili: del caso di Susan Sarandon abbiamo parlato qui, per esempio), ma le fonti vicine a Ortega hanno smentito fin da subito. Poi mercoledì Deadline ha riportato in esclusiva che del possibile abbandono di Ortega si era già discusso prima che iniziasse lo sciopero di Sag-Aftra: la motivazione sarebbe un eccesso d’impegni dell’attrice, che nello stesso periodo rischiava di essere impegnata sia nelle riprese di  di Scream 7 che in quelle della seconda stagione di Wednesday.

Qualche ora fa Melissa Barrera è tornata a pubblicare storie su Instagram e in una ha voluto parlare dell’accaduto. Apre il suo messaggio condannando in egual misura sia l’antisemitismo che l’islamofobia, poi spiega di essere consapevole del privilegio, ma anche della responsabilità che ha nei confronti del suo milione e mezzo di follower. Quel che da sempre ha cercato di fare sul suo profilo è sensibilizzare sui temi che le stanno a cuore, spiega. Le persone non sono i loro governi e nessun governo dovrebbe essere esente dalle critiche, prosegue. Continuerò a usare la mia voce per restituirla chi ne ha più bisogno, il silenzio per me non è una possibilità, conclude.

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È vero che viviamo in un mondo strano, ma ancora non così strano da avere LeBron James tra gli editorialisti del Quotidiano del popolo.