«L’idea mi è venuta pensando che alla fine del trattamento sarei stata simile a Barbie, cosa che secondo me non è affatto male. Fa sembrare il collo più lungo, rende le spalle più sottili, dà l’impressione che tutto il corpo sia più delicato, quando è eseguito a dovere», spiega la creator Isabelle Lux in un’intervista concessa alla Cnn. Lux è, a suo dire, l’inventrice dell’ultimo beauty trend di TikTok: il Barbie botox, un trattamento di medicina estetica che, appunto, promette di assomigliare a Barbie/Margot Robbie iniettando 40 unità di botulino nel muscolo trapezio. Nelle ultime settimane, l’hashtag ha accumulato più di sette milioni di visualizzazioni su TikTok. Il video in cui Lux racconta la sua personale esperienza con il trattamento, invece, ha superato le 250 mila.
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Come spiega Leah Dolan su Cnn, però, Lux può rivendicare la proprietà intellettuale solo del nome Barbie botox e non della procedura. Che, in realtà, esiste da parecchio tempo ed è stata inventata per uno scopo assai diverso: rilassare il muscolo trapezio in pazienti nei quali lo stesso era irrigidito a causa di sforzi eccessivi e prolungati, una condizione che può portare a forti dolori al collo e a pesantissime emicranie. Semplificando parecchio, il funzionamento è questo: il botox interrompe il collegamento tra muscolo e nervo, col passare del tempo il muscolo si indebolisce per arrivare infine a una parziale paralisi. Una conseguenza “minore” di questo processo è che la dimensione del muscolo diminuisce: da qui le spalle più sottili di cui parla Lux. Una procedura, quello ora nota con il nome di Barbie Botox, che Lux stessa invita a non prendere alla leggera: ha raccontato di aver provato un fortissimo dolore al collo nei giorni immediatamente successivi al trattamento, e di essersi anche preoccupata parecchio perché sapeva che un’iniezione sbagliata può avere conseguenze gravi come la completa paralisi dei muscoli interessati.
@isabelle.lux Dont hate the player, babes…. Hate the game and im winning 😘 #botox #traptox #barbiebotox
Ci sono state, ovviamente, anche critiche nei confronti di Lux. Che, però, ha sempre ribadito che secondo lei una bambola è un ideale estetico come qualunque altro e che il suo desiderio di somigliare a Barbie non la rende, come diverse persone le hanno detto, un’antifemminista o una vittima del patriarcato. «Credo che sia ora di smetterla di sminuire le donne e i loro interessi. E in questi interessi, se le donne lo vogliono, c’è anche l’aspetto fisico. Non è una cosa stupida. È una cosa vera», ha detto Lux.
Etsy Witches, witchtok, gli antri su Instagram e le fattucchiere di Facebook. Per quanto maldestre e talvolta in malafede, le streghe online ci dicono come sta cambiando il nostro rapporto con internet e con la realtà.
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Il caso SocialMediaGirls scoppiato in seguito alla denuncia della giornalista Francesca Barra è solo l'ultimo di una ormai lunga serie di scandali simili. Tutti prova del fatto che se non regolamentata, la tecnologia può solo fare danni.
