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Perché nelle coppie ci si parla con la voce da bambini

Non è soltanto questione di nomignoli orrendi (ogni coppia ha i suoi) ma del cambiamento, in certi momenti, del tono della voce, che diventa infantile, molto simile a quella che si usa per parlare con i bambini quando sono piccoli. In inglese di chiama “baby talk”, e Vice ha chiesto a una neuroantropologa esperta di origini dello sviluppo del linguaggio umano perché lo usiamo quando parliamo con il nostro/a fidanzato/a. Il baby talk è usato dalle mamme di tutto il mondo, a prescindere dalla loro cultura e classe sociale ed è importante per l’acquisizione del linguaggio, per esprimere amore e facilitare la costruzione del legame tra la madre e il bambino, che ama essere oggetto di vocine e nomignoli.
La cosa sorprendente è che lo stesso vale per gli adulti: il baby talk resta un modo di parlare rassicurante anche quando non si è più piccoli da un bel po’. Le sensazioni positive che trasmette risalgono appunto ai tempi della prima infanzia e, si può dire, del “primo amore”: la mamma. Un legame strettissimo, sensazioni positive, un clima di protezione e affetto che si cerca di ricreare con il proprio partner. Ma questo non è l’unico motivo: c’è anche la volontà, almeno nella coppia, di sentirsi liberi e non adeguarsi alle regole della conversazione “normale”. «La vita adulta può essere opprimente e estenuante, in particolare se si calcola la quantità di energia emotiva che si spende per mantenere l’illusione di essere adulti pienamente funzionanti, piuttosto che bambini che giocano a credere a cose non vere», spiega uno psicoterapeuta. Ed è qui che entra in gioco il baby talk.

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