Per Zadie Smith e Natalie Portman il make-up è un obbligo sociale. Eppure l’industria della bellezza non è mai stata così identitaria, come il successo di Fenty di Rihanna dimostra.
La rivalutazione fashion di Ikea, la nuova strategia di H&M, l'apertura di Arket e molti altri indizi confermano l'ascesa dell'estetica scandinava.
Oggi Kevin Bacon si gode lo status di oggetto del desiderio delle femministe in I love Dick. Ma vanta una filmografia vastissima e variegata dai contorni quasi mitologici.
A vent'anni dalla morte, una mostra celebra l'evoluzione dello stile di Lady D: la nostra generazione subirà mai una perdita paragonabile a quella di Diana?
La lezione di un marchio che si è appropriato degli stereotipi che lo circondavano, li ha capovolti ed è tornato per la consacrazione finale.
Emily Weiss ha trasformato i lettori del suo blog in follower e i suoi follower in clienti: Glossier, ovvero come si costruisce oggi un marchio di cosmesi di successo.
Studiare da designer, stylist, ricercatori o curatori: in occasione delle lauree in Design della moda, iscritti ed ex iscritti dei corsi Iuav si raccontano.
Licenziata dal magazine, Lucinda Chambers si toglie i sassolini dalle scarpe in una lettera aperta, che racconta molto su cosa non va nel sistema moda.
Amazon lancia Prime Wardrobe e Style.com chiude: tra consegne in 90 minuti e personal stylist a disposizione, le sfide degli e-commerce di moda.
Da Londra a Milano, passando per Firenze, le sfilate maschili non hanno convinto molto gli addetti ai lavori. Forse perché hanno poco da raccontare?
Da TAGWALK a Google, che rende navigabili i musei e le tradizioni del vestire, cosa significa per l'industria del fashion riorganizzare i propri archivi?
Una mostra al Brooklyn Museum di New York racconta una delle più importanti artiste moderne americane attraverso l'evoluzione del suo stile.
Un look Gucci che riprende lo stilista icona di Harlem, a sua volta celebre per i rip-off: quanto è difficile nella moda distinguere tra copia e ispirazione?
Come la fashion week di Tbilisi, al di là dei riferimenti al "suo" Demna Gvasalia, racconta la vivacità culturale di un Paese che sta riscoprendo se stesso.
Al di là dei tortellini, i tour in Vespa e Lucio Battisti, la seconda stagione di Master of None si riscopre più newyorkese (ed elegante) che mai.
Brand come Abercrombie & Fitch, Gap e J. Crew hanno perso l’appeal di un tempo. C'entrano Amazon, il fast fashion e un nuovo modo di fare shopping.