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01:19 sabato 20 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

L’Australia sostituirà i passaporti col riconoscimento facciale

12 Aprile 2017

Presto alle dogane australiane, note per le loro regole severe, i passaporti non serviranno più: col sistema Seamless Traveler al posto di presentare il documento cartaceo a cui siamo abituati, le persone in transito saranno sottoposte a scanner biometrici e sistemi di riconoscimento dell’iride e delle impronte digitali, automatizzando – secondo le stime – le pratiche del 90% dei passeggeri delle linee aeree.

La scelta fa parte dell’intenzione del settore immigrazione del governo australiano di semplificare l’entrata nel Paese, e anche se per ora non sono noti i nomi delle macchine di cui gli australiani si serviranno, i funzionari politici sono determinati a collaborare con aziende tech capaci di introdurre innovazioni tecnologiche.

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John Coyne, responsabile dell’Australian Strategic Policy Institute, sostiene che la nuova versione del processo di identificazione permetterà alle persone di camminare insieme in un corridoio, riducendo nettamente i tempi che oggi sono dedicati al controllo dei documenti. Naturalmente, come fa notare Futurism, il rovescio della medaglia sono i possibili problemi connessi alla privacy dei dati raccolti: un ipotetico server governativo di identità e impronte digitali metterebbe a rischio attacchi hacker, senza contare che il riconoscimento facciale è una tecnologia che deve ancora essere migliorata. In ogni caso, il primo tentativo ufficiale di implementazione avverrà all’aeroporto di Canberra il prossimo luglio; entro marzo 2019, la procedura sarà estesa all’intero Paese.

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