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Nell’America di Trump, 1984 di Orwell è un bestseller

È probabilmente il titolo che il grande pubblico associa maggiormente al genere distopico: 1984 di George Orwell è stato pubblicato per la prima volta nel 1949, e da allora, nei decenni, è diventato uno dei longseller più rilevanti della modernità. Oggi, nei giorni in cui la neo-insediata amministrazione Trump prosegue la sua opera di diffusione di post-verità, le vendite online del libro hanno subito una nuova impennata, rendendolo il titolo più venduto su Amazon.com.

1984 ha iniziato a scalare le classifiche dopo che il nuovo Press secretary Sean Spicer ha mentito a ripetizione sull’ampiezza del pubblico dell’Inauguration di Trump, definita più ampia di quella di Obama; menzogne che poi la Senior advisor della Casa Bianca Kellyanne Conway ha definito in televisione «verità alternative»: quanto dista questo stato di cose dal bispensiero orwelliano?

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Un responsabile della casa editrice Penguin, intervistato dalla Cnn, ha dichiarato che le vendite del titolo tipicamente subiscono un aumento all’inizio dell’anno per via dei programmi scolastici, ma i dati delle prime settimane del 2017 sono sorprendenti e senza pari. «Abbiamo fatto ristampare 75 mila copie solo questa settimana», ha dichiarato.