Palestinesi depressi, videogiochi da (non) provare, una possibile evoluzione della fotografia. La rassegna di Studio per il weekend.
Intervista a Jonathan Wilson, giornalista e scrittore sportivo, direttore di The Blizzard. Dall’accademia al pallone, discorso sui grandi sistemi del calcio.
Una rassegna stampa con alcuni tra i migliori articoli che abbiamo letto recentemente, per capire di cosa parliamo quando parliamo di razzismo.
Nessuno la odia, tutti la conoscono, molti la rendono icona. Ecco perché lei li ha anticipati tutti. Con un'autobiografia di immagini cult.
Intervista a Brian Phillips, profondo innovatore del giornalismo sportivo: discorso sul calcio contemporaneo e su come se ne dovrebbe parlare.
Come la lettura di un bel romanzo del 1964 ci può aiutare a guardare ai fatti egiziani da un altro punto di vista: quello di un giovane e dei suoi sogni.
Elysium è un bel film e Blomkamp ha contribuito a fare tornare la sci-fi di moda. Ma c'era proprio bisogno di darsi un tono da autore politicizzato?
Internet ama George Takei, dovreste amarlo anche voi. Come un ultrasettantenne, ex di Star Trek, si è trasformato in un'icona dell'America che cambia.
Che starebbe per Renzi e Napolitano. Ecco perché è bene che il sindaco di Firenze e il Presidente della Repubblica si parlino al più presto.
La reazione pallida di Obama ai fatti egiziani ha aperto un dibattito: l'America deve sospendere gli aiuti al Cairo? Ecco chi è pro e chi contro.
Un po’ di letture per i caldi giorni d'agosto: dal dilagare del giornalismo intimista (e talvolta cialtrone) ai droni di Obama contro al-Qaeda.
Testimonianze da un conflitto senza compromessi, che non può che crescere, con un fronte islamista destinato a gonfiarsi pericolosamente.
Una biografia per immagini (e rarissima) ne racconta gli inizi difficili e il successo; vincitrice di Sanremo come cantante e autrice, ex amazzone del pop italiano.
Riuscirà Sylvester Stallone a risollevarne la carriera? Un paio di cose su Wesley Snipes e il suo ultimo, bruttissimo film: Gallowwalkers.
Al netto di Marina e delle parole di Napolitano, a Berlusconi e soci tutto fa gioco tranne una cosa: rottamare il governo Letta.