Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Ecco che aspetto avrebbero avuto i mostri di Bird Box
A quasi un mese dall’uscita su Netflix, sfide a tema, meme e in generale discussioni su Bird Box continuano a tenere banco on e offline. Tra gli appassionati, uno degli argomenti più gettonati è quello dell’aspetto dei mostri invisibili della pellicola; grazie a Andy Bergholtz, scultore nonché responsabile del make-up per gli effetti speciali del titolo, l’arcano sarebbe ora svelato. Come scrive Hypebeast, Bergholz ha postato sul suo profilo Instagram diversi scatti dei look preparati durante le riprese: si tratta in realtà di alcune delle possibili versioni delle suddette creature, dal momento che nel film ciascuna vittima vede qualcosa di diverso. Proprio la scelta di non mostrare mai i mostri si è rivelato un elemento decisivo per le fortune di Bird Box, costringendo gli spettatori a immaginarsi le loro fattezze.
Le creazioni di Bergholtz sono state dunque tagliate in fase di post-produzione, e lo stesso artista ha spiegato nelle didascalie che «la visione ‘fatale’ sarebbe stata con ogni probabilità diversa per ciascun personaggio. […] Considerate la gravidanza e lo stato d’animo della protagonista, i produttori hanno pensato che il suo incubo avrebbe avuto a che fare con un essere infantile, perverso e demoniaco». Nel dubbio, si può comunque dare un’occhiata alle versioni elaborate dallo staff del titolo targato Netflix.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.