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17:08 domenica 19 ottobre 2025
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".
È morto Paul Daniel “Ace” Frehley, il fondatore e primo chitarrista dei KISS Spaceman, l'altro nome con cui era conosciuto, aveva 74 anni e fino all'ultimo ha continuato a suonare dal vivo.
Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.

Anche l’Iran ha il suo Occupy (forse)

30 Novembre 2011

«Hanno assaltato a più riprese l’ambasciata di Sua Maestà al grido di “covo di spie”. Hanno assediato il compound del “nemico”, sequestrato per alcune ore sei dipendenti della sede diplomatica, bruciato la bandiera britannica, dato alle fiamme documenti». La descrizione de L’Unità della protesta anti-inglese avvenuta a Teheran è concisa ma chiarissima: un centinaio di studenti, ieri a Teheran, hanno dato l’assalto alla principale sede diplomatica britannica (oltre che nel compound Qolhak), per protestare contro le nuove sanzioni portate avanti da Gran Bretagna, Usa e Canada. I diplomatici sono fuggiti, sia dall’edificio sia dal parco Qolhak, ma quando la polizia è riuscita a sgomberare i manifestanti, centinaia o migliaia di documenti erano già stati distrutti, gli uffici saccheggiati, vandalizzati. Lo slogan dell’azione era «covo di spie», lo stesso scandito nel 1979 durante il tristemente famoso sequestro di 52 funzionari americani. Londra, comprensibilmente, è infuriata. Unanime la condanna internazionale. Più tiepidina quella di Ahmandinejad e del ministero degli Esteri, che «deplora» l’avvenimento e definisce il comportamento degli studenti «da biasimare». Ma la cosa migliore l’ha fatta il sito di news iraniano Fars, descrivendo le violenze come “Occupy Embassy Movement“. Ora anche l’Iran è alla moda.

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