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08:34 giovedì 1 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Alana Hadid vuole trasformare la sua Watermelon Pictures nella A24 palestinese

12 Giugno 2024

In una lunga intervista a The Cut, Alana Hadid, stylist, designer, modella, ha raccontato il prossimo progetto al quale ha deciso di dedicarsi: si chiama Watermelon Pictures, azienda di produzione e distribuzione cinematografica attraverso la quale Hadid vuole portare nel mondo film che raccontano la Palestina, possibilmente film scritti, diretti e interpretati da sceneggiatori, registi e attori palestinesi. Watermelon Pictures è già attiva e ha già distribuito in Nord America alcuni film: il primo è stato Walled Off, diretto da Vin Arfuso, prodotto da Anwar Hadid, Roger Waters e Kweku Mandela (sì, nipote di Nelson). È un documentario incentrato sul Walled Off Hotel disegnato e finanziato da Banksy, boutique hotel che sorge proprio davanti al muro che segna l’inizio del pezzo di Cisgiordania occupato dallo Stato d’Israele.

Nell’intervista concessa a The Cut Hadid spiega che il suo obiettivo è trasformare Watermelon Pictures in una versione in lingua araba di A24. Addirittura, Hadid sogna di vedere un giorno una produzione interamente palestinese – dal soggetto alla regia – premiata sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles durante la notte degli Oscar. Per il momento, però, ha detto che le basta raggiungere l’obiettivo che si legge nella bio su Instagram della compagnia: «From the river to the sea, Palestine will be seen». L’ultima aggiunta al catalogo Watermelon Pictures è dello scorso maggio: il documentario Life is Beautiful del regista palestinese Mohamed Jabaly, racconto in prima persona dell’anno che il regista ha passato “disperso” in Norvegia, Paese nel quale si era ritrovato bloccato dopo che i confini della Striscia di Gaza erano stati chiusi fino a data da destinarsi e per lui era dunque diventato impossibile tornare a casa.

Come avrete capito dal suo cognome, Alana Hadid è parte di quella famiglia Hadid. Figlia del ricchissimo immobiliarista Mohamed Hadid, sorella di Gigi e di Bella. A proposito di Bella, anche di lei nelle ultime settimane si è parlato molto per le pubbliche uscite a sostegno della Palestina (la famiglia Hadid è originaria di Nazareth, città dalla quale i genitori di Mohamed furono costretti a fuggire durante la nakba del 1948). Prima per la donazione di un milione di dollari, fatta assieme a Gigi, a favore di Heal Palestine, Palestine Children’s Relief Fund, World Central Kitchen e dell’Unrwa. Durante il Festival di Cannes, Bella Hadid si è poi fatta fotografare con addosso un “kiffiyeh dress“, un vestito che riprende tessuti e motivi del copricapo tradizionale palestinese. E poi, come si legge su Dazed, Hadid ha anche accettato la parte di protagonista nel cortometraggio/video musicale “Gaza is Calling”, uscito assieme al singolo omonimo del cantautore sudanese-cadanese Mustafa. Tutti i soldi che verranno dal singolo e dal video verranno devoluti al Palestine Children’s Relief Fund.

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