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È morto Vince Zampella, l’uomo che con Call of Duty ha contribuito a fare dei videogiochi un’industria multimiliardaria Figura chiave del videogioco moderno, ha reso gli sparatutto mainstream, fondando un franchise da 400 milioni di copie vendute e 15 miliardi di incassi.
A Londra è comparsa una nuova opera di Banksy che parla di crisi abitativa e giovani senzatetto In realtà le opere sono due, quasi identiche, ma solo una è stata già rivendicata dall'artista con un post su Instagram.
Gli scatti d’ira di Nick Reiner erano stati raccontati già 20 anni fa in un manuale di yoga scritto dall’istruttrice personale d Rob e Michele Reiner Si intitola A Chair in the Air e racconta episodi di violenza realmente accaduti nella casa dei Reiner quando Nick era un bambino.
Il neo inviato speciale per la Groenlandia scelto da Trump ha detto apertamente che gli Usa vogliono annetterla al loro territorio Jeff Landry non ha perso tempo, ma nemmeno Danimarca e Groenlandia ci hanno messo molto a ribadire che di annessioni non si parla nemmeno.
Erika Kirk ha detto che alle elezioni del 2028 sosterrà J.D. Vance, anche se Vance non ha ancora nemmeno annunciato la sua candidatura «Faremo in modo che J.D. Vance, il caro amico di mio marito, ottenga la più clamorosa delle vittorie», ha detto.
A causa della crescita dell’industria del benessere, l’incenso sta diventando un bene sempre più raro e costoso La domanda è troppa e gli alberi che producono la resina da incenso non bastano. Di questo passo, tra 20 anni la produzione mondiale si dimezzerà.
È appena uscito il primo trailer di The Odyssey di Nolan ed è già iniziato il litigio sulla fedeltà all’Odissea di Omero Il film uscirà il 16 luglio 2026, fino a quel giorno, siamo sicuri, il litigio sulle libertà creative che Nolan si è preso continueranno.

Addio Mafia Wars, la crisi dei videogiochi su Facebook

26 Febbraio 2012

Tempi duri per gli agricoltori di FarmVille. Pare infatti che il business delle app-videogioco per social network stia rallentando sensibilmente, dopo anni di crescita costante. Secondo l’istituto di ricerca IHS iSuppli, il 2011 è stato un ottimo anno per Facebook, che ha guadagnato milioni di nuovi utenti, ma un annus horribilis per società come Zynga (produttrice di FarmVille, Mafia Wars ecc.) poiché la percentuale di utenti iscritti che giocavano online è calata del 25% (a fine 2010 la metà degli iscritti dichiarava di utilizzare le app-videogioco di Facebook).

Una brutta grana per il colosso di Mark Zuckerberg, che sta preparando la sua IPO (l’entrata in borsa) e già deve affrontare un altro problema: il cosidetto F-commerce. Per “F-commerce” si intende il commercio via Facebook, la novità che sembrava destinata a cambiare il mercato online e offline – e rendere il socialo network ancora più potente. Negli ultimi mesi è emersa invece una realtà differente: come ha spiegato l’agenzia di stampa Bloomberg, molti marchi e aziende che avevano investito sul F-commerce stanno lentamente tornando sui propri passi, visto i risultati fallimentari. Sucharita Mulpuru dell’istituto di ricerca Forrester ha spiegato come tutti pensassero che Facebook avrebbe cambiato radicalmente il mondo, rendendo tutto più facile. Dopo qualche mese è piuttosto evidente che vendere su Fb “è come cercare di vendere qualcosa a delle persone che se la stanno spassando al bar con gli amici”.

Il motivo della crisi dei videogiochi à la FarmVille sarebbero però altri due. Il primo è la concorrenza, che si è fatta molto agguerrita in pochi mesi, aumentando l’offerta di prodotti e quindi il numero di “clienti” per ciascuno di questi (con poche eccezioni, come i giochi-blockbuster made in Zynga). Il secondo riguarda invece Facebook stesso, e come sta cambiando in questi mesi: il social network, spiega GigaOM, vuole fare “tutto per chiunque”, e si è evoluto in questo senso, ampliando i propri orizzonti e portandolo a diventare un posto meno ideale al videogaming.

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