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Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  L’accusa ha formalmente accusato Tyler Robinson di omicidio aggravato e si prepara a chiedere la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.
Dopo i meme, i videogiochi, le carte collezionabili e gli spettacoli a Broadway, adesso l’Italian Brainrot arriva anche nei parchi giochi italiani Da fenomeno più stupido e interessante di internet alla vita vera, al Magicland di Valmontone, in provincia di Roma.
È morto Robert Redford, una leggenda del cinema americano Aveva 89 anni, nessun attore americano ha saputo, come lui, fare film allo stesso tempo nazional popolari e politicamente impegnati.

A spasso con il design

11 Aprile 2011

Utili esercizi per apprezzare con consapevolezza le migliaia di cose e persone che vedremo a Milano nella Design Week più importante e famosa al mondo… cercando di restituire alla “parola ombrello”, design, il suo significato originario.

Il conto alla rovescia scandisce oggi, 11 aprile, l’apertura di una delle settimane più effervescenti dell’anno, cresciuta in modo esponenziale fra contenuti, iniziative e luoghi, intorno al Salone del Mobile e del Complemento d’arredo. Ora identificato, includendo le fiere specializzate, con la dicitura: I Saloni. Nel 2011: 50 Years Young!

È un fermento che cresce piano. Apre locali, fino a un momento prima serrati alla vista. Affolla aeroporti, metropolitane, ristoranti e alberghi. Apposta manifesti, guide, segnaletica su percorsi inediti. Poi al momento dato, all’unisono, centinaia di elementi cominciano a suonare un concerto di altrettante note, diffuso in migliaia di metri quadri, che sposta elastici sciami dal quartiere fieristico di Rho alle zone calde in città. A dirigerli: il design. 

A suon di inaugurazioni, rivelazioni e incontri imponiamoci di scoprire chi e come ci potrà migliorare, almeno un po’. Verità prima e ultima della progettazione. Se i “nuovi” mobili sono davvero prodotti con processi che considerano energia, emissioni, rifiuti, imballaggi e trasporti, e utilizzano materiali meno dannosi. Come la tecnologia ha cambiato concezioni e modi d’uso. Quanto le contrizioni, imposte dalla crisi, hanno inciso su qualità comunicative e investimenti produttivi. Per verificare le risposte, consigliamo di aggiungere alcuni esercizi, in postilla alle guide di orientamento nella mondanità della settimana.

Guardando un “pezzo di design”, fra un cocktail e l’altro, contempliamone la forma, più o meno bella, ma comprendiamo come si è giunti a quel risultato e se esprime mutamenti culturali, senza esserne vittima. Se ha una sua autonoma originalità o è solo una scialba copia linguistica. Dando una sistemata all’out-fit del giorno, individuiamo se diverso è sinonimo di affidabilità, sia nel nome di consolidata tradizione che in quello sconosciuto.

Ravvivando il rossetto pensiamo a quello che ci piace avere intorno e a ciò che è cambiato nella nostra casa, rispetto a quella di nonni e genitori. Sorprendendoci per un oggetto, poniamoci il dubbio se è solo eccentrico o se muove un’emozione, se ci mostra un’abitudine radicata che non distinguiamo più o ne rivela una mai notata. Giocherellando con le installazioni per strada, consideriamo se le vorremmo lì per sempre e come muta lo scenario e la vivibilità dello spazio. Compiacendoci della nostra esterofilìa, interroghiamo i tanti stranieri che scelgono di lavorare con le nostre aziende e sul perché scelgono di essere qui a Milano, in Italia.

Insomma, non perdiamoci nulla, ma cerchiamo di vederlo davvero e riflettiamo sulla funzione sociale del design, visto che catalizza tanto interesse. Infine, chiudendo gli occhi sul congedo alla faticosa settimana, scorreranno le immagini, come in una slot machine. Alcune resteranno più fisse di altre, rivelando le risposte. Ci diranno che il design è il progetto che veste e immagina la realtà e ci permette di viverla, a volte anche risolvendo problemi, piccoli o grandi. È la lungimirante ricerca di industriali e imprenditori illuminati e dell’ostinata sperimentazione artigianale che dà senso preciso alla creatività. Se cerchiamo e troviamo tutto questo, potremo allora dire di aver partecipato alla festa da protagonisti. Godendo non di uno spettacolo, ma della consultazione di un enorme catalogo di scelte che, prima o poi, capita a tutti di dover prendere e condividere.

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