Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Il ritorno della t-shirt nei pantaloni

Il look da papà è improvvisamente diventato stiloso, scrive il New York Times per presentare il più imprevedibile dei trend, notato inizialmente dal fotografo di moda Adam Katz Sinding: la maglietta infilata nei pantaloni. Sinding dice di aver visto con frequenza t-shirt nei pantaloni per la prima volta mentre scattava servizi di street-style a Mosca, qualche stagione fa, e di averle riviste in massa a Londra, a Copenhagen, finché, durante l’ultima settimana della moda uomo in Europa, «era facile vederle tanto in passerella quanto per strada».

L’improvvisa fama della t-shirt è dovuta, secondo il fotografo, alle imitazioni delle collezioni disegnate dal russo Gosha Rubchinskiy, che tuttavia non è l’unico ad aver rivalutato recentemente il “dad style”: l’hanno fatto anche Demna Gvasalia nella sua ultima collezione per Balenciaga, Gucci, Lemaire e Fendi. E ci sono anche parecchi personaggi famosi ad avere fatto questa precisa scelta di stile, tra gli altri ASAP Rocky, Chance the Rapper e Brooklyn Beckham. Secondo Andrew Luecke, co-autore del libro Cool: Style, Sound, and Subversion sentito dal Times, il fenomeno ha a che fare con le interazioni del mondo della moda con quello degli skater: «Quei ragazzi Supreme, tipo Sean Pablo e Dylan Rieder». Ma è anche una questione di nostalgia degli anni Novanta, secondo l’esperto: un ritorno al look di Kurt Cobain e dei ragazzi di Beverly Hills 90210 può significare altro, d’altronde?
Immagine in evidenza Getty Images

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