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Il video che Trump ha usato per dimostrare che in Sudafrica è in corso un genocidio dei bianchi è un falso Lo hanno rivelato due giornalisti del New York Times, che hanno indagato sul video e scoperto che si tratta di una bufala.
La Thailandia ha depenalizzato la cannabis, ma il turismo della cannabis l’ha fatta pentire I casi di "turisti" che vanno e vengono dalla Thailandia a scopo di contrabbando sono aumentati a tal punto da costringere le autorità a intervenire.
Nel nuovo Assassin’s Creed si possono uccidere le persone ma non gli animali Anzi, gli animali si possono adottare e allevare, e c'è anche la possibilità di passare tutto il tempo ad accarezzarli.
Sentimental Value di Joachim Trier è il film favorito per la Palma d’oro, almeno a giudicare dalla standing ovation che ha ricevuto Quindici minuti di applausi, la più lunga standing ovation in questa edizione del festival.
Il bacio tra Pedro Pascal e Alexander Skarsgård è diventato il momento più virale di Cannes A quanto pare i due sono molto amici: Pascal era tra il pubblico durante la prima di Pillion, film di cui Skarsgård è protagonista.
Il Chicago Sun-Times ha pubblicato per sbaglio una lista di libri per l’estate che non esistono Perché l’ha fatta scrivere a un’AI, che se ne è inventati 10 su 15.
Heart Lamp di Banu Mushtaq ha vinto l’International Booker Prize Per la prima volta vince un libro tradotto dal kannada, una delle principali lingue indiane, e per la prima volta una raccolta di racconti.
A Cannes è nato Dogma 25, un nuovo movimento “sequel” del Dogma 95 di von Trier e Vinterberg E che ha già ricevuto l'appoggio sia di von Trier che di Vinterberg.

Le verdure hanno un problema di marketing?

14 Giugno 2017

Le verdure non sono, di norma, gli alimenti preferiti della gente: c’è chi ne apprezza alcune e non altre, e chi invece le mantiene al minimo sindacale nella sua dieta, evitandole regolarmente. Il punto, sostiene una ricerca pubblicata lunedì scorso sul giornale specialistico JAMA Internal Medicine, è che il cibo etichettato come “healthy” ha un problema non tanto di sostanza quanto di forma: venduto meglio, sarà più scelto e apprezzato.

Gli autori dello studio, tutti del dipartimento di Psicologia dell’Università di Stanford, hanno escogitato un sistema per valutare il grado di apprezzamento della verdura servita alla mensa dell’ateneo americano. Per tutto il secondo semestre del 2016, i vegetali offerti a studenti, professori e personale accademico sono stati esposti con uno di quattro tipi di etichette: il primo, standard e laconico (“Barbabietola”); il secondo, virato al 100% sul carattere salutare del cibo in questione (“Mais a ridotto contenuto di sodio”); il terzo, recante un tono più allegro ma sempre ispirato alla filosofia dietetica (“Misto salutare di cavolo cinese e funghi”); il quarto, infine, dice Vocativ, «un nomignolo vivacizzato che sembra uscito da Mad Men» (“Tocchetti di zucchine caramellate e rosolate a fuoco lento”).

The Annual Harrogate Autumn Flower Show

Alla mensa di Stanford, hanno scoperto i ricercatori, i vegetables sono stati scelti quando venivano venduti in modo più accattivante. Nello specifico, il 29 per cento delle 27 mila persone che hanno pranzato negli spazi dell’ateneo hanno mangiato verdure: non soltanto ciò è accaduto più spesso nelle giornate in cui gli erano presentate con etichette più creative, ma quando è accaduto ha anche aumentato le porzioni scelte. Paragonate alle etichette più standard, focalizzate sull’aspetto healthy dei vegetali, i piatti descritti à la Mad Men hanno attratto il 41 per cento delle persone in più.

Immagini Getty Images
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