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È morta a 101 anni la donna che diede il nome all’hula hoop Joan Anderson scoprì il gioco in Australia e ne coniò il nome, ma il suo contributo venne riconosciuto solo cinquanta anni dopo.

A che ora sapremo chi ha vinto le elezioni americane

08 Novembre 2016

Oggi si vota negli Stati Uniti per eleggere la Camera dei rappresentanti, una parte del Senato e, soprattutto, il nuovo capo di Stato. Quand’è, dunque, che sapremo chi sarà il prossimo presidente americano? Il New York Times stima che probabilmente lo sapremo tra le 9 e le 10 di sera, ora di New York, cioè le tre o quattro del mattino in Italia; sempre secondo il quotidiano, inoltre, nel caso di una vittoria di Hillary è più probabile che i risultati arrivino prima, mentre nel caso di una vittoria di Trump è più probabile che arrivino dopo.

La faccenda è complicata dal fatto che gli Usa includono quattro fusi orari distinti (da est a ovest: Eastern Time, Central Time, Mountain Time e Pacific Time) e dal modello elettorale: il presidente viene eletto da un collegio 538 grandi elettori, ogni Stato ne assegna un numero diverso in base alla popolazione (la California, per dire, ne ha 55, l’Alaska tre); per vincere serve una maggioranza di 270 grandi elettori. In molti Stati, però, l’elettorato è polarizzato al punto che la direzione del voto sembra già segnata; dunque per avere un’idea dei risultati bisogna tenere d’occhio con particolare attenzione gli Stati indecisi, come si può vedere in questo grafico di Vox.

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Perché tutti e 538 grandi elettori vengano assegnati bisognerà aspettare l’una di notte, ora di New York, cioè le sette del mattino di mercoledì in Italia. Tuttavia è assai probabile che si venga a sapere chi ha vinto le elezioni molto prima. Secondo i calcoli del New York Times, infatti, i grandi elettori assegnati dagli Stati dove la competizione è aperta sono 106. Circa il 90 per cento di questi voti dovrebbe essere conteggiato entro le nove di sera, sempre orario di New York. Hillary però parte con una base di grandi elettori assegnati da Stati non indecisi più solida: dunque se ci fosse una netta vittoria di Hillary, la cosa dovrebbe essere già palese entro quell’ora; nel caso di una vittoria di Trump, o di un testa-a-testa, sarà necessario più tempo.

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