Hype ↓
08:00 mercoledì 3 settembre 2025
Chloe Malle è la nuova direttrice di Vogue Us Figlia dell'attrice Candice Bergen e del regista francese Louis Malle, dal 2023 era direttrice del sito di Vogue, dove lavora da 14 anni.
Anche la più importante associazione di studiosi del genocidio del mondo dice che quello che sta avvenendo a Gaza è un genocidio L'International Association of Genocide Scholars ha pubblicato una risoluzione in cui condanna apertamente Israele.
La standing ovation più lunga di Venezia l’ha presa The Rock Per il suo ruolo in The Smashing Machine, il biopic sul lottatore Mark Kerr diretto da Benny Safdie.
Il Ceo di Nestlé è stato licenziato per aver nascosto una relazione con una sua dipendente Una «undisclosed romantic relationship» costata carissimo a Laurent Freixe, che lavorava per l'azienda da 40 anni.
La turistificazione in Albania è stata così veloce che farci le vacanze è diventato già troppo costoso I turisti aumentano sempre di più, spendono sempre di più, e questo sta causando gli ormai soliti problemi ai residenti.
Nell’assurdo piano di Trump per costruire la cosiddetta Riviera di Gaza ci sono anche delle città “governate” dall’AI Lo ha rivelato il Washington Post, che ha pubblicato parti di questo piano di ricostruzione di Gaza che sembra un (brutto) racconto sci-fi.
Stasera La chimera di Alice Rohrwacher arriva per la prima volta in tv, su Rai 3 Un film d'autore per festeggiare l'apertura della Mostra del Cinema di Venezia 2025.
Emma Stone, che in Bugonia interpreta una donna accusata di essere un alieno, crede nell’esistenza degli alieni E ha spiegato anche perché: lo ha capito guardando la serie Cosmos di Carl Sagan.

I 30 anni dello spot Apple ispirato a 1984

23 Gennaio 2014

Oggi l’intervallo pubblicitario del Super Bowl è un momento unico in cui uno show guardato globalmente da centinaia di milioni di persone (e che ipnotizza quasi tutti gli Usa per una giornata intera) è intervallato da spot, che negli anni si sono fatti più sofisticati, limati ad hoc per l’evento. Si tratta però di una tendenza relativamente recente: secondo mental_floss, trent’anni fa «nessuno guardava il Super Bowl solo per la pubblicità» e gli spot non differivano molto da quelli tradizionali. Il 22 gennaio del 1984 però le cose cambiarono, per sempre. Quel giorno infatti, tra i clip mandati in onda a metà Super Bowl, c’era anche un filmato girato da Ridley Scott e scritto da Brent Thomas e Steve Hayden della Chiat\Day per Apple Computers.

È il famosissimo spot ispirato a 1984 di George Orwell in cui una giovane donne sfascia con un martello il megaschermo in cui il Grande Fratello parla ai sudditi, liberandoli (forse), mentre viene inseguita da una sorta di psicopolizia piuttosto lenta nella corsa. Il claim finale («Il 24 gennaio Apple Computer presenterà Macintosh. E vedrete perché il 1984 non sarà come 1984») era stato anticipato da Steve Jobs l’anno prima durante la presentazione del Macintosh a un piccolo pubblico di soci e azionisti. In quell’occasione, Jobs mostrò anche lo spot di Scott (al quale Chiat\Day lavorava già dal 1982): il pubblico esplose di gioia.

Si tratta di una delle pubblicità più importanti e famose della storia. Eppure stava quasi per essere cancellata. Il consiglio d’amministrazione della società infatti non accolse bene il progetto e provò a vendere lo spazio pubblicitario da due minuti che Apple aveva già comprato. Furono i fondatori Steve Jobs e Steve “Woz” Wozniak a difenderlo (Woz s’offrì di pagare 800 mila dollari di tasca propria per mandarlo in onda), così alla fine, pur con mille difficoltà, lo spot vide la luce.

Gli skin-head che si vedono pendere dalle labbra del Grande Fratello sono veri skin-head, arruolati da Scott e il suo team a Londra, dove lo spot fu girato; tra le comparse ci sono anche alcuni a cui fu chiesto di rasarsi i capelli per l’occasione, racconta mental_floss. Furono pagati 125 dollari a testa per la prestazione. L’eroina che porta luce e libertà in quel fosco mondo è invece Anya Major, attrice e lanciatrice di giavellotto, che si aggiudicò la parte proprio per le sue capacità atletiche.
 

“Lemmings”

Lo spot, conosciuto universalmente, ha anche un “sequel” che fu stato presto dimenticato. Uscì nel 1984, per promuovere una linea di programmi e hardware per l’ufficio chiamata Macintosh Office. Bisognava convertire impiegati e businessman al verbo della Mela, quindi l’agenzia pubblicitaria Chiat/Day pensò a un nuovo spot, girato questa volta da Tony Scott (fratello di Ridley), in cui una fila infinita di colletti bianchi camminano bendati verso un precipizio. Il titolo dello spot, “Lemmings”, riprendeva la leggenda metropolitana secondo la quale tali roditori avrebbero tendenze suicide e si lascino volare da dirupi e alte distanze.

Non era un messaggio pieno di speranza (forse eccessivamente speranzoso) come quello del 1984; questa volta, lo spot Apple era aggressivo, quasi offensivo, poiché gli utenti di computer non Apple (principalmente Ibm) venivano presi per stupidi. Lo spot non ebbe successo e costrinse l’azienda a comprare una pagina del Wall Street Journal (quotidiano finanziario letto perlopiù da persone che avrebbero potuto sentirsi offese dalla pubblicità) per pubblicare una lettera di scuse.
 

20 anni dopo

Nel 2004 lo spot originario era ormai entrato nella Storia ed Apple decise di rispolverarlo per promuovere l’iPod, mandando in onda una versione del filmato perfettamente identica a quella del 1984, tranne per un particolare: la donna che lancia il martello sta ascoltando la musica con il suo iPod.

Nell’immagine: una scena dello spot Apple del 1984

Articoli Suggeriti
Il Festival di film di Villa Medici, il cinema è arte solo se è radicale

È uno dei giovani festival più interessanti degli ultimi anni, perché mescola arti visive e cinema e ha un programma tanto selezionato quanto “estremo”. Ne abbiamo parlato con Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia in Italia, che del festival è l’organizzatore.

La standing ovation più lunga di Venezia l’ha presa The Rock

Per il suo ruolo in The Smashing Machine, il biopic sul lottatore Mark Kerr diretto da Benny Safdie.

Leggi anche ↓
Il Festival di film di Villa Medici, il cinema è arte solo se è radicale

È uno dei giovani festival più interessanti degli ultimi anni, perché mescola arti visive e cinema e ha un programma tanto selezionato quanto “estremo”. Ne abbiamo parlato con Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia in Italia, che del festival è l’organizzatore.

La standing ovation più lunga di Venezia l’ha presa The Rock

Per il suo ruolo in The Smashing Machine, il biopic sul lottatore Mark Kerr diretto da Benny Safdie.

Si stava meglio quando c’era Vice

Un documentario appena arrivato su Mubi racconta l'ascesa e soprattutto la caduta di Vice, attraverso una serie di interviste con i protagonisti di quell'esperienza, tutti ancora in lutto.

Stasera La chimera di Alice Rohrwacher arriva per la prima volta in tv, su Rai 3

Un film d'autore, da vedere a casa, per festeggiare l'apertura della Mostra del Cinema di Venezia.

Andrea Laszlo De Simone ha rivelato la data d’uscita e la copertina del suo nuovo album, Una lunghissima ombra

Lo ha fatto con un post su Instagram in cui ha pubblicato anche la tracklist completa del disco.

di Studio
La prima volta di Rivista Studio alla Mostra del cinema di Venezia

Il 4 settembre ci vediamo sul Lido, per parlare di film e bere qualcosa insieme.