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La finta droga usata nei set cinematografici

Il consumo di droga nei film è stato ampiamente sdoganato negli ultimi decenni, come sa chiunque abbia visto un film o una serie tv negli ultimi tempi. Le scene in cui gli attori hanno a che fare con sostanze stupefacenti sono sempre più frequenti, insomma. Ma come si fa, nel concreto, a filmare una scena del genere?

Gli attori sul set, ovviamente, non consumano droga vera. Nel caso dell’eroina, ad esempio – spiega Gillian Albinski, trovarobe della serie Homeland – «di solito si tratta di amido di mais, ma devi aggiungerci un po’ di borotalco per bambini, perché è troppo colloso e pesante». Nel caso della cocaina invece gli ingredienti cambiano. Mychael Bates, che ha lavorato alla realizzazione di Come ammazzare il capo… e vivere felici (2011), dice: «Io uso sempre lattosio in polvere. Lo puoi sniffare per davvero, non fa male. È solo una componente del latte». Secondo Bates, durante le riprese Colin Farrell lo faceva anche a telecamere spente, per entrare nel personaggio.

Talvolta, sniffare polveri a più riprese può rendere l’attore congestionato. In tal caso, si inserisce un po’ di vaselina sulle pareti della cannula usata nelle riprese, rendendo più agevole il suo lavoro. «Molte volte», invece, «eroina e cocaina sembrano uguali», spiega Kim Slosek, che ha collaborato a The Inevitable Defeat of Mister and Pete. Slosek usa un misto di latte in polvere e inositolo, un composto chimico. Nelle scene in cui l’eroina è riscaldata, però, sorge un problema, perché quest’ultima sostanza non si scalda a dovere. In questo tipo di scene si usa una miscela di zucchero e bicarbonato di sodio.
 

Nell’immagine: una scena di Blow (2001).

 
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