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Il litigio tra Elio Germano e il ministro Giuli non finisce più Va avanti ormai da quasi una settimana, dal giorno dei David di Donatello, e nessuno dei due sembra avere intenzione di arrendersi.
Blues Brothers avrà un sequel ma invece di un film sarà un fumetto Il primo tassello di quello che dovrebbe diventare un intero universo narrativo dedicato ai Blues Brothers.
Sul sito Steve Albini’s Closet si possono comprare tutti gli oggetti della collezione privata di Steve Albini Ogni venerdì, fino alla fine del 2025, verranno messi in vendita vinili rari, libri strani, magliette vintage, CD, cassette, singoli, fanzine, opere d’arte e chicche varie.
È stata appena lanciata Watermelon+, una piattaforma streaming dedicata al cinema palestinese Tanti dei migliori film palestinesi prodotti negli ultimi anni, quasi mai arrivati nelle sale italiane, adesso disponibili in streaming.
Pope Crave ha dato la notizia della fumata bianca prima di Vatican News L'account di meme ha dato l'Habemus Papam con ben quattro minuti di anticipo rispetto al profilo ufficiale del Vaticano.
È Papa da neanche 24 ore ma Leone XIV è già riuscito a far arrabbiare i trumpiani Perché in passato ha espresso delle cattolicissime opinioni sull'immigrazione, ma soprattutto perché ha osato criticare JD Vance.
Tommy Cash ha fatto un remix di “Espresso Macchiato” assieme a Tony Effe Esce il 9 maggio a mezzanotte e sarà l'ultimo atto della vacanza italiana di Cash prima di partire per l'Eurovision.
Blossoms Shanghai, la prima e unica serie tv diretta da Wong Kar-wai, arriverà in streaming su Mubi Dopo due anni dall'uscita in Cina, finalmente potremo vederla anche noi.

Il segreto di Red Bull Racing: l’analisi dei dati e Internet veloce

04 Ottobre 2013

La storia della Red Bull Racing, la molto vincente casa automobilistica di Formula 1, è quella di una cenerentola delle corse. Fino al 2004 non si chiamava nemmeno così: era la Jaguar, scuderia traballante che non era mai riuscita a piazzare un suo pilota sul podio di una gara e, come miglior risultato, si era piazzata settima nella classifica costruttori nel 2004. Nello stesso hanno il suo proprietario, la Ford, decise di venderla alla società di energy drink. E da quel momento cambiò tutto.

La rivoluzione, in casa Red Bull, è iniziata grazie allo sfruttamento dei dati. Secondo Alan Peasland, capo del settore tecnico della scuderia, per vincere un gran premio vengono utilizzati circa cento Gigabyte di dati. Ogni vettura è dotata di un centinaio di sensori sparsi per tutta la sua lunghezza, che rilevano dati sull’accelerazione di gravità, la temperatura e lo spin e li mandano ai box, dove un team di analisti li processa. Questo modus operandi ha pagato: dal 2010 Red Bull Racing ha vinto sia il titolo piloti che quello costruttori ogni anno. Quest’anno potrebbe essere il quarto doppio trionfo di fila.

I dati raccolti in pista vengono istantaneamente mandati anche ai laboratori Red Bull nel Regno Unito, cosa che – lo spiega Matt Cadieux, responsabile del settore informazioni – non fa nessun altro team di Formula 1. Il cuore del riscatto della scuderia è proprio in un laboratorio sito a Milton Keynes, cittadina del Buckinghamshire inglese: 24 analisti siedono davanti a 4 file di schermi, tramite i quali monitorano le condizioni del pilota e scambiano informazioni coi box.

Il risultato di questa inedita macchina organizzativa è che i tempi di reazione per decidere (in seguito a minuscoli cambiamenti che avvengono in pista o nella macchina) sono stati drasticamente ridotti: nell’ultima gara del 2012 Sebastian Vettel – pilota di punta di Red Bull – rischiò seriamente di perdere il campionato per un incidente con un’altra vettura. I suoi meccanici, invece di farlo rientrare ai box, decisero, sotto consiglio di Milton Keynes, di lasciarlo in pista. Arrivò sesto. Vinse il Mondiale.

(via)

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