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Che cos’è il black MIDI


Chiunque abbia cantato a un karaoke o ascoltato un cantante da piano bar conosce la cruda realtà della musica MIDI (Musical Instrument Digital Interface), un formato musicale digitale nato nel 1983. Forse avete anche sentito qualche parodia “MIDI” di pezzi iconici e famosi, e ne avete riso. Ma il formato ha la particolarità di poter melodie anche molto complessi, non avendo i limiti tecnici tipici e corporali umani. È una macchina: basta programmarla e lei esegue.
Così un gruppo di musicisti ha deciso di utilizzare il formato più naif della storia per esplorare nuovi orizzonti. Come spiega il sito Rhizome, questo team musicale crea «composizioni composte da un numero spaventoso di note. Una musica che chiamano “black MIDI”, perché quando si legge su pentagramma tutto quello che si vede è nero». Tra i software di composizione più utilizzato c’è Synestesia, che permette di comporre la musica nota per nota, creando figure musicali per le quali non è necessaria nessuna comptenenza.
Una delle opere “black MIDI” più notevoli è Bad Apple dell’utente TheSuperMarioBros2, una canzone composta da 8,49 milioni di note.
Oppure Piano from above, che si ferma però “solo” a 4,5 milioni di note.
Buon ascolto quindi; e se volete saperne di più, potete consultare questo wiki tutto dedicato al genere.
(via)

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