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Quando i meme ti portano in tribunale

I meme sono ovunque, su Internet: li si trova su Facebook, su Twitter, nella stragrande maggioranza dei forum e delle community online. Anzi, a dire il vero il loro uso è diventato ormai una parte non secondaria della comunicazione su Internet. C’è però un problema da cui la maggior parte dell’utenza non viene (né verrà a breve) sfiorata, quello della proprietà dei meme. Insomma, “di chi è” una GIF/un video/un’animazione che si è diffusa come un fungo sulla Rete, popolando siti di ogni genere agli antipodi del globo?

La questione, a quanto pare, non è destinata a rimanere teorica, Due creatori di meme popolarissimi – incidentalmente entrambi basati su gatti: Nyan Cat e Keyboard Cat – hanno deciso di denunciare l’uso improprio dei loro felini in un videogioco, Scribblenauts, dove appaiono i loro nomi su personaggi simili.

I produttori del videogioco – tra i quali figura Warner Bros – avrebbero usato la notorietà dei nomi dei meme per commercializzare il loro prodotto, generando così un guadagno sulle spalle dei due uomini – Christopher Torres, “padre” dell’originale Nyan Cat e Charles Schmidt, ideatore di Keyboard Cat.

Che quello dei meme potesse essere un business l’avevamo già scoperto, a dire il vero: lo stesso Torres e altri detentori dei diritti d’autore sui meme si erano rivolti a Ben Lashes, un musicista di Portland, che era riuscito a vendere gattini e facce incazzate ad aziende come Nike, Lipton e Nokia. Che la proprietà di un’immagine o un video virali possa diventare motivo di contenzioso davanti a un giudice, però, è una novità.

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