Negli ultimi anni è emersa una nuova generazione di fedeli che mescola sacro e profano, spiritualità ed estetica, Bibbia e Sabrina Carpenter, social e Chiesa. Giovani che, forse, cambieranno il modo di intendersi cattolici.
Papa Leone XIV ha benedetto un blocco di ghiaccio della Groenlandia vecchio 20 mila anni
Il ghiaccio è stato portato sul palco dall’artista Olafur Eliasson ed è stato estratto dal fiordo di Nuup Kangerlua.

Durante la conferenza Raising Hope a Roma, Papa Leone XIV ha benedetto un blocco di ghiaccio proveniente dalla calotta glaciale della Groenlandia, vecchio circa 20 mila anni fa. Il ghiaccio è stato portato sul palco dall’artista Olafur Eliasson ed è stato estratto dal fiordo di Nuup Kangerlua (Groenlandia) con l’aiuto del geologo Minik Rosing. Il ghiaccio si era già staccato dalla calotta glaciale della Groenlandia e si stava sciogliendo nell’oceano, ha spiegato l’artista, evidentemente per evitare l’accusa di aver danneggiato di proposito un ecosistema già stremato dalla crisi climatica.
L’incontro Raising Hope riunisce leader religiosi, scienziati e politici in preparazione alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP30), che si terrà in Brasile a novembre. Il blocco benedetto è stato scelto proprio perché proveniente dalla Groenlandia, la cui calotta, come ha rilevato la Nasa, sta perdendo 270 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno a causa del riscaldamento globale. Il numero è impressionante di per sé, ma lo diventa ancora di più se si è consapevoli dell’importante funzione termoregolatrice svolta dalle calotte polari: si chiama effetto albedo e permette al ghiaccio di riflettere i raggi solari riducendo l’assorbimento di calore da parte dell’oceano. E questo è solo uno dei compiti che i ghiacci svolgono in questo delicato ecosistema.
Come riporta ArtNews, su Instagram Olafur Eliasson si è detto impressionato dal gesto del Pontefice, sottolineando poi l’importanza che la fragilità del ghiaccio ha nel ricordare il rapporto tra uomo e natura. Eliasson lavora da tempo con il ghiaccio; tra i suoi progetti passati, infatti, ci sono le installazioni “Ice Watch”, in cui l’artista portava pezzi di ghiaccio della Groenlandia nelle città europee. La prima installazione è stata realizzata a Copenaghen nel 2014, nella piazza del Municipio, in occasione della pubblicazione del Quinto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici dell’IPCC delle Nazioni Unite. La seconda installazione ha avuto luogo a Parigi nel 2015, in Place du Panthéon in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima COP21, mentre la terza versione di Ice Watch è stata esposta tra dicembre 2018 e gennaio 2019 in due luoghi di Londra: all’esterno della sede europea di Bloomberg e davanti alla Tate Modern.