Secondo le indiscrezioni, c'entra il numero di persone che per protesta hanno cancellato l'abbonamento a Disney+. Un numero piuttosto alto.
All’aeroporto di Copenaghen 20 mila persone hanno perso il volo per colpa di un branco di droni randagi
Al momento non si sa chi li pilotasse, ma la premier Mette Frederiksen ha detto di non poter escludere il coinvolgimento della Russia.

Un gruppo di droni non identificati è stato avvistato in prossimità dell’aeroporto di Copenhagen nella notte tra lunedì e oggi (23 settembre). Lo spazio aereo sopra l’aeroporto è stato chiuso per quasi quattro ore e 31 voli sono stati dirottati verso altri aeroporti, causando un effetto a catena che ha ritardato o cancellato circa 100 voli e interessato circa 20 mila passeggeri. Anche sull’aeroporto di Oslo, nella mattina di martedì, sono stati avvistati alcuni droni. Il traffico è stato dirottato provocando, come in Danimarca, ritardi e cancellazioni.
Secondo quanto riportato da Reuters, il capo della polizia danese Jens Jespersen ha dichiarato che il o i piloti di questi droni sarebbero esperti. Droni che, sempre secondo la dichiarazione, sono venuti da diverse direzioni accendendo e spegnendo le luci, per poi scomparire nella notte. La premier danese Mette Frederiksen ,all’emittente DR, ha dichiarato di non poter escludere in alcun modo il coinvolgimento della Russia, mentre dall’ambasciata del Cremlino tutto tace.
La questione dei droni che volano fin troppo liberamente nei cieli dell’Europa solleva sempre più preoccupazioni (sul grave incidente verificatosi in Polonia nella scorsa settimana sono ancora in corso indagini). Sempre secondo il capo della polizia danese Jespersen, tramite Reuters, questo show-minaccia rivela la potenza di un attore che ha le capacità, la volontà e gli strumenti per mettersi in mostra in questo modo. Negli ultimi giorni si sono verificati tutta una serie di disservizi negli aeroporti europei. Venerdì scorso un attacco informatico ha messo fuori uso i sistemi di check-in e imbarco forniti da Collins Aerospace, compromettendo le operazioni negli aeroporti di Londra Heathrow, Berlino e Bruxelles. Come scrive Ansa, per la premier danese si tratterebbe dell’attacco più grave mai visto contro un’infrastruttura fondamentale danese. In ogni caso, le indagini della polizia sono in corso e, per il momento, non ci sono colpevoli accertati.

La vittima, Celeste Rivas, aveva 15 anni. Il rapper sta collaborando con le autorità. Al momento queste sono le uniche certezze di questa storia.