Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Classifica delle classifiche
Il meglio del meglio del 2012, dai libri alle foto scattate nello spazio, fatto da altri e scelto da noi.

È finito il 2012 anche per noi di Studio. È stato un anno pieno di novità, di crescita, di riconoscimenti. Tra tutte le cose, ricordiamo con piacere il successo di Sit – Studio in Triennale, la tre giorni di panel, incontri e musica che si è tenuta a fine novembre e inizio dicembre nei locali della Triennale di Milano. E poi, da settembre, il cambio grafico: non una rivoluzione, ma una dovuta evoluzione dell’identità del magazine. Insomma, ci siamo divertiti molto cercando di fare le cose per bene, e siamo indubbiamente cresciuti. Ma visto che le tradizioni sono tradizioni, anche quest’anno è tempo di classifiche. Ed ecco allora che torna la nostra “classifica delle classifiche”, dopo l’edizione del 2011, divisa per argomenti, più o meno convenzionali.
Arte: come ogni anno proponiamo il best of artistico di Artforum, con diciassette “cervelli” dell’arte mondiale a dire la loro sulle mostre e installazioni più belle di questo 2012.
Cultura: il New York Times propone questo “best of culture – art, music and film”, con tanti ritratti pop e delle fotografie notevoli. Per i più tradizionalisti, sul New Yorker trovate consigli e classifiche per tutti i gusti: libri, cinema, e chi più ne ha più ne metta.
Cinema: parola agli esperti, ovvero a Col Needham, fondatore e Ceo di Internet Movie Database, meglio conosciuto come Imdb. Ecco i suoi migliori 10 film dell’anno solare.
Libri: che domande, la miglior classifica è quella di Studio.
Musica: Tantissimi dischi scelti da Pitchfork, ma c’è anche la miglior musica classica scelta dal New York Times. E ancora, non dimenticatevi delle scelte di noi di Studio.
Giornalismo: Slate, New Yorker, GQ, Texas Monthly, New York Times: Longform sceglie i più interessanti articoli (ovviamente “lunghi”) dai quotidiani e i magazine del mondo anglofono. Per rimanere in casa New Yorker, invece, i migliori articoli scelti in base ai “likes” e alle visualizzazioni di pagina. Degno di nota anche l’award dell’editorialista del Nyt David Brooks per i migliori saggi pubblicati dai giornali nel 2012, in due parti (una e due). E poi l’Atlantic che sceglie le migliori e peggiori “trend stories” dell’anno.
Televisione: hate watch! Ovvero: lo guardo, mi fa schifo, e lo guardo ancora. Il Guardian ha scelto i migliori momenti di irresistibile e insopportabile tv. E nella golden age delle serie tv, c’è sempre il lato oscuro della medaglia: il peggio televisivo statunitense scelto da AV Club. Per tornare in patria, qui i programmi più visti dell’anno. Su 10 posizioni, 7 sono occupate da partite dell’Italia agli Europei.
Calcio: i goal più belli della stagione li ha scelti la Fifa nell’ambito del Puskas Award: tanto Sud America, tanta Africa, pure una signorina messicana, ma niente Italia. Per i più appassionati, la bibbia pallonara online, aka In Bed With Maradona, ha compilato la lista dei 100 migliori under-23 del globo, con tanto di scheda dedicata. Da passarci intere giornate.
Berlusconi: sì, c’è una sezione di Time dedicata alle più imbarazzanti gaffe dell’ex Presidente del Consiglio.
Pubblicità: cani che guidano automobili, scampagnate tra amici tra litri di Guinness, Olimpiadi e Paralimpiadi, McDonald’s e rasoi dichiaratamente “fucking great”. Le più belle pubblicità scelte da Fast Company.
Economia: in tempi di crisi, saranno utili le migliori idee per fare soldi, scelte da Quartz.
Morti: Etta James, Gore Vidal, Whitney Houston, Neil Armstrong, Carlos Fuentes, e la lista è – tristemente – solo all’inizio. Sono le “notable persons” che hanno lasciato questo mondo nel 2012, e il New York Times ce le ricorda tutte.
Spazio: probabilmente non siamo mai stati così vicini all’universo come quest’anno, tra lanci a corpo libero a chilometri dal suolo terrestre e sonde su Marte. Ecco allora le migliori foto “spaziali” scelte da Bad Astronomy.
Copertine: che ci dobbiamo fare, rieccoci con il New Yorker: tutte le copertine “invernali”. Cover Junkie invece ha scelto il top del 2012, e c’è da stropicciarsi gli occhi davvero.
Twitter: certo, “four more years” c’è, ma tra i migliori tweet dell’anno c’è molto meglio. Come il regista Cameron che twitta dal fondo dell’oceano, o un “invisible Obama” che risponde «…» alle accuse di Clint Eastwood (ricordate le primarie repubblicane?). Scelti da The Week.
Wikipedia: non potevano mancare le pagine più viste del 2012. Strane ricerche: al primo posto c’è “facebook”, al secondo (forse per un “invio” troppo repentino) c’è “wiki”.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.