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Per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini obesi che sottopeso Stando a un report dell'Unicef, oggi un bambini su 10 soffre di obesità, addirittura uno su 5 è in sovrappeso.
Su internet la T-shirt dell’assassino di Charlie Kirk sta andando a ruba, anche a prezzi altissimi Su eBay sono spuntati decine di annunci in cui la maglietta viene venduta a prezzi che arrivano anche a 500 dollari.
In Corea del Nord sono aumentate le condanne a morte per chi guarda film e serie TV straniere Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il regime di Kim Jong-un ora usa anche l'AI per perseguire questo grave crimine.
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.

Il surreale video con il quale in Russia si cerca di convincere i giovani ad arruolarsi

21 Dicembre 2022

La guerra in Ucraina continua e continua quindi anche lo sforzo propagandistico russo, sempre più in difficoltà nello spiegare il protrarsi a oltranza di quelle che nelle intenzioni di Putin doveva essere un’operazione lampo, un blitz di pochi giorni. L’ultima prodezza della propaganda russa è uno spot in cui si spiega ai giovani che ancora non si sono decisi ad arruolarsi nell’esercito – che non devono essere tantissimi, considerati tutti quelli che sono scappati dalla Russia alla notizia che in Ucraina sarebbero stati mandati anche i riservisti – una delle tantissime buone ragioni per compiere questo patriottico gesto: tra i vantaggi dell’essere un soldato, racconta questo spot, c’è anche quello di avere uno stipendio sufficiente a mantenere la macchina del nonno, commovente atto di generosità intergenerazionale per compiere il quale val bene la pena di invadere un Paese sovrano.

Lo spot sta girando molto sui social media nelle ultime ore, dopo che Anton Gherashenko, consigliere del ministro dell’Interno ucraino Denis Monastîrski, lo ha pubblicato sul suo profilo Twitter. Lo spot è talmente surreale – il nonno povero e anziano che fa fatica a fare una spesa decente al supermercato, il nipote giovane e puro che lo aiuta a mettere in vendita l’adorata macchina (una Lada) per racimolare un po’ di soldi, il compratore cattivo che approfitta della disperazione del nonno per contrattare al ribasso sul prezzo della macchina, il nipote che diventa uomo arruolandosi nell’esercito, scacciando il compratore cattivo, abbracciando il nonno e assicurandogli che ora tutto andrà bene – che in molti hanno dubitato della sua autenticità. Sui social network più usati in Russia c’è chi dice di non averlo mai visto passare in tv, chi dice che è tutta una macchinazione della propaganda, sì, ma di quella ucraina, chi dice che bisogna essere in malafede a credere a quello che racconta della Russia il consigliere di un ministro ucraino. Ma c’è anche il giornalista Christo Grozev, uno dei più importanti membri del collettivo di giornalisti investigativi Bellingcat, che ha accertato che lo spot «è davvero uno spot russo».

Ancora non è chiaro in che circostanze questa gemma della propaganda sia stata realizzata. È possibile sia frutto del lavoro di una televisione locale visibile solo in alcune delle province russe, fatto che spiegherebbe perché in molti dicono di non averlo mai visto in tv: le emittenti nazionali potrebbero non averlo mai trasmesso, in effetti. Ma il tema del cedere uno figlio o nipote alla grande madre Russia in cambio di una macchina sembra essere molto caro a chiunque si stia occupando dello sforzo di reclutamento per l’esercito della Federazione: a luglio, infatti, si era discusso moltissimo di un incredibile servizio trasmesso da Pervîi Kanal – questa sì una televisione nazionale, l’equivalente russo di RaiUno, la più importante emittente televisiva del Paese – in cui un padre e una madre raccontavano i “risvolti positivi” della morte di loro figlio in Ucraina. «Ci siamo comprati una macchina nuova in ricordo di nostro figlio», dicevano i genitori, osservano orgogliosi la Lada nuova fiammante comprata con i cosiddetti “coffin money”, i soldi che lo Stato russo invia ai genitori dei soldati morti in Ucraina. «Papà Alexei ha sempre sognato di aver una macchina bianca come questo. La prima volta la userà per andare al cimitero», era la frase con la quale si chiudeva il servizio.

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