Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Nigella Lawson ha smentito il Corriere della Sera sugli spaghetti alla puttanesca
Si sa che non c’è niente che agita gli animi degli italiani, soprattutto online, più delle guerre culturali sui piatti della cucina tradizionale. Devono averlo pensato anche dalle parti del Corriere della Sera, quando hanno pubblicato un articolo dedicato a due nuove ricette pubblicate dalla giornalista e conduttrice britannica Nigella Lawson con il titolo ad alto tasso polemico: “Nigella Lawson: Non li chiamo più spaghetti alla puttanesca, è sgradevole”. Nel titolo dell’articolo mancano le virgolette, ma ciò non toglie che sia un caso perfetto di virgolettati che non lo erano, visto che la stessa Lawson si è premurata di smentirlo su Twitter. «Non è vero», ha scritto ripostando l’articolo in questione.
Non è vero https://t.co/s7fzZqgmtP
— Nigella Lawson (@Nigella_Lawson) September 8, 2021
In realtà, nell’articolo del Corriere si riportano le motivazioni che la stessa Lawson ha addotto sul suo sito a proposito del cambio di nome della ricetta, che da “spaghetti alla puttanesca” è diventata “spaghetti degli sciattoni o degli svogliati”: «La mia versione della pasta alla puttanesca ha subito un leggero cambio di nome. E sì, mi rendo conto che non è proprio necessario tradurre il titolo, dato che questa pasta con acciughe, olive, capperi, aglio, scaglie di peperoncino e pomodori in scatola è abbastanza conosciuta, ma assecondatemi: ora sono gli spaghetti degli svogliati!». Lawson continua dicendo che nonostante il nome più diffuso del piatto sia “alla puttanesca” (“whore’s pasta” in inglese) in realtà «si pensa che questo sia il tipico piatto cucinato da quelli che non vanno al mercato per procurarsi i loro ingredienti freschi, ma sono felici di usare cose in lattina e spezie in barattoli dalla dispensa».
Nel testo originale Lawson non fa riferimento esplicito alla connotazione offensiva dell’espressione “alla puttanesca” a cui invece allude il titolo del Corriere, né dice che il cambio di nome è dovuto a particolari ragioni di “politically correct”. Secondo il quotidiano italiano, però, il cambio di nome non è casuale, considerando come solo pochi giorni prima Lawson avesse sostituito il nome del dolce “slut red raspberries” (lamponi con gelatina allo Chardonnay) con “ruby red raspberries” proprio per evitare la parola slut (“sgualdrina”), che «ha una connotazione grossolana e spiacevole», come aveva spiegato lei stessa.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.