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I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

Secondo il Guardian per le vacanze dell’anno prossimo dovremmo tutti andare in Molise

07 Settembre 2021

La motivazione apparente per cui il Guardian consiglia di pensare già alle nostre vacanze 2022, e soprattutto di pensare già al Molise come “meta dei sogni”, riprende ovviamente quel giochetto con cui la regione è stata schernita da sempre, nonostante ormai non faccia più nemmeno ridere: e cioè scegliere il Molise perché il Molise non esiste, tutti se lo dimenticano il che lo rende una meta ideale in tempi come questi, nel caso in cui volessimo e dovessimo ancora evitare affollamenti. Secondo il quotidiano britannico, che ha poi elencato le città migliori da visitare, con tanto di consigli su dove mangiare e dove dormire, proprio per il fatto di «dimenticarci spesso dell’esistenza della regione», le sue spiagge sabbiose, le aspre montagne e gli antichi insediamenti sarebbero rimasti pressoché incontaminati dai turisti.

Si inizia con Termoli, «la città principale della costa molisana nonché la più frequentata per le sue stradine color pastello». Perfetta per le passeggiate, scrivono, soprattutto per il Corso Nazionale, con i suoi negozi, ristoranti e sculture di strada. Da vedere anche per la spiaggia che si snoda in una baia sabbiosa a nord-ovest, fino al confine con l’Abruzzo. «Vicino alla città, lungo il Lungomare Cristoforo Colombo, ci sono tutte le classiche file italiane di lettini, deliziose da vedere ma esaurite già in mattinata». Viene poi consigliato di proseguire nell’entroterra, ad ovest di Termoli, dove il territorio sale gradualmente verso l’Appennino, con campi di grano e uliveti nella valle del Biferno. E ancora la montagna, «da vedere, considerando che ogni collina molisana sembra sormontata da un borgo antico, molti abitati da poche centinaia di cittadini, tutti con una piazza che offre sempre panorami mozzafiato».

Da vedere Guardiaregia, Civitacampomarano e tante altre zone. Non mancano ovviamente i consigli gastronomici che fanno pensare a qualcosa scritto unicamente per un pubblico inglese o comunque non italiano, come quando sottolineano: «Si può sostare a Parco dei Buoi, una tranquilla azienda agricola biologica», con tanto di famiglia che la cura da generazioni, allevamenti di pecore circostanti e un cane maremmano «che fa sentire tutti benvenuti». E poi ovviamente «svegliarsi con friselle contadine imbevute di olio con pomodori e origano freschi dell’orto, una colazione tipicamente italiana». Insomma.

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