Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Perché il New York Times ha pubblicato un articolo su delle angurie su Marte, che poi ha cancellato
Nonostante si tratti di un periodo particolarmente pregno di attacchi ransomware e di fughe di dati (ne è un esempio l’ultimo attacco hacker che ha coinvolto numerosi quotidiani internazionali), è improbabile che i computer della redazione del New York Times siano stati vittima di un qualche malintenzionato, tuttavia il mistero è ancora più o meno irrisolto: perché la testata aveva già pronto sui propri server un articolo in cui si parla della coltivazione di angurie sui campi di Marte? Articolo che è stato pubblicato per errore e subito cancellato.
Put it back up, cowards pic.twitter.com/bJ3prvSuJR
— Parker Molloy (@ParkerMolloy) June 8, 2021
Independent ipotizza ragionevolmente, riportando le parole di Futurism, che l’articolo non fosse altro che un riempitivo utile a valutare l’impaginazione dei testi, un “lorem ipsum” simpatico, scritto in qualche momento di pausa (si pensa, considerando che le persone hanno fatto in tempo a leggere soltanto le prime tre righe). Sfortunatamente il testo completo del pezzo incriminato non è (ancora) emerso e l’unico indizio sui suoi contenuti ci giunge dal titolo: “Scoperti campi di angurie su Marte”. Le prime righe recitavano: «L’Fbi ha rifiutato di commentare i rapporti emersi sulla pioggia di cocomeri, ma ha confermato che siano stati intercettati dei kiwi». Non siamo sicuri se l’attribuzione a Joe Schmoe sia effettivamente un’attribuzione reale, ma intanto la Nasa con il suo elicotterino Ingenuity sta continuando a percorrere la superficie di Marte, chissà mai che un giorno un titolo simile possa comparire davvero.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.