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Alcune tribù del Pacifico consideravano il Principe Filippo una sorta di figura divina
In questi giorni, hanno iniziato a circolare alcune strane fotografie: le immagini di alcune persone appartenenti a qualche lontana tribù mentre reggono tra le mani la foto del defunto Principe Filippo. Il motivo risiede in quello che è stato definito “Movimento del Principe Filippo”, un culto del cargo, ovvero una delle conseguenze degli incontri tra alcune società tribali con popolazioni occidentali: in questo caso, la credenza presso alcune tribù oceaniche di una certa capacità divinatoria attribuita al consorte della regina Elisabetta venuto a mancare lo scorso venerdì. Probabilmente nata negli anni Cinquanta del Novecento e poi rafforzata dalla visita di Filippo ed Elisabetta a Vanuatu nel 1974. La Bbc ha ricostruito l’intera vicenda.
All’epoca dell’incontro tra Filippo di Edimburgo e la tribù Yaohnanen, che vive nella parte meridionale della sperduta isola di Tanna nello stato oceanico di Vanuatu, il principe Filippo, che non sapeva di essere già considerato una divinità, aveva parlato con alcuni isolani, consigliando agli abitanti del villaggio di non accettare mai denaro dai visitatori ma solo cibo da condividere. Da quel momento la sua figura è stata mitizzata al punto che, quando da Londra arrivarono alcuni regali e una foto autografata dello stesso Principe, l’oggetto diventò immediatamente sacro (gli isolani ringraziarono inviando a loro volta un nal-nal, una mazza tradizionale per l’uccisione del maiale). Altre due fotografie vennero spedite successivamente, venendo attualmente conservate dal capo del Movimento, Jack Naiva, come reliquie.
Proprio per questo, con la morte di Filippo d’Inghilterra, la tribù del Pacifico ha perso anche la sua divinità. Secondo la popolazione locale infatti, Filippo sarebbe stato il figlio bianco di uno spirito delle montagne, il cui arrivo era stato anticipato da un’antica profezia. Secondo la leggenda, infatti, il dio vulcano ebbe un figlio bianco, il cui destino era quello di sposare una donna potente, che regnava in un Paese lontano, prima di poter fare ritorno per sempre alla sua patria di origine.