Hype ↓
08:52 venerdì 2 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

I Justice hanno fatto causa a Justin Bieber per aver copiato il loro logo

18 Marzo 2021

Come ha raccontato Daniel Kreps su Rolling Stone, i bravissimi Justice, duo francese di musica dance (qui il link per ascoltare il loro album omonimo su Spotify) hanno inviato un’ingiunzione a Justin Bieber, colpevole di aver copiato il loro logo nel disco che si chiama come loro. Quando Bieber ha annunciato il suo nuovo album il 26 febbraio, i fan dei Justice – così come l’etichetta del duo, la Ed Banger Records – si sono accorti che c’era una somiglianza molto sospetta tra il carattere del titolo sulla copertina dell’album di Bieber e il logo dei Justice, dove la “t” è accentuata per assomigliare a un crocifisso stilizzato.

«La mattina in cui Bieber ha annunciato il suo album, è stato piuttosto difficile non vederlo», ha detto a Rolling Stone il manager Tyler Goldberg. «Oltre a trovarlo dappertutto su Internet, abbiamo ricevuto i messaggi di centinaia di persone durante il giorno – persone del settore, fan – tra cui quelli di persone confuse che ci chiedevano se l’album di Justin Bieber fosse stato realizzato in collaborazione con i Justice.

Inizialmente la Ed Banger Records ha scherzato sulla somiglianza, poi ha deciso di fare sul serio: il plagio è diventato una questione legale. In una lettera del 10 marzo all’avvocato e alla direzione di Bieber, il legale dell’etichetta ha chiesto a Bieber di desistere dal suo uso della parola “Justice” in tandem con la “croce”, un marchio che il duo ha registrato in Francia nel 2008 e nell’Unione Europea nel 2014. «Il tuo uso del marchio è illegale. Non hai ricevuto il permesso di Justice per utilizzare il marchio, inoltre, il lavoro di Bieber non è in alcun modo affiliato, supportato o sponsorizzato da Justice. Tale uso del marchio non è solo illegale, ma può ingannare e confondere i consumatori», si legge nella lettera.

La lettera di ingiunzione include anche un’e-mail del 29 aprile 2020 in cui il team di Bieber ha contattato la direzione di Justice per mettersi in contatto con il designer che ha creato il logo. «Stiamo cercando di rintracciare il designer che ha creato il logo di seguito per Justice. Speravo che tu potessi aiutarmi a indirizzarmi nella giusta direzione», ha scritto un membro del team di gestione di Bieber a un’agenzia che rappresenta la band. In un’altra email il designer dice al team di Bieber: «Sono disponibile a discutere del design del logo la prossima settimana». Tuttavia, dopo quell’email, i Justice affermano che Bieber ha interrotto la comunicazione con loro (e interrogato da Rolling Stone, il designer ha rifiutato di commentare).

Nonostante la lettera, Bieber ha proseguito con il lancio di Justice: l’album uscirà il 19 marzo. Non solo: è previsto anche un merchandising che comprende una felpa con una croce sul davanti – guardate la cover dell’album che abbiamo linkato all’inizio: è uguale – così come una “Justice Cross Hoodie”, che i fan del duo sostengono ricordi il carattere utilizzato per il film di Justice del 2019 Iris: A Space Opera.

Articoli Suggeriti
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Le scorie del dibattito sul nucleare italiano

Tra ministri dalle idee non chiarissime, popolari pagine Facebook e cartoni animati virali su YouTube, la discussione sull'atomo in Italia è una delle più surreali degli ultimi anni.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.