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Dire a una persona che quello che ha scritto sembra scritto dall’AI adesso è un’offesa e si chiama AI shaming Ed è anche un insulto classista, come si legge in un paper appena pubblicato e dedicato a questa delicata questione.
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Netflix è stata criticata per il film Cuties, accusato di sessualizzare l’infanzia

11 Settembre 2020

La giovane protagonista del controverso film francese Cuties è Amy, una ragazza senegalese che si unisce a un “gruppo di danza dallo spirito libero” (così c’è scritto su Netflix, per dirla più chiaramente si tratta di un gruppo di danza twerking) per sfuggire dai problemi familiari. Il film ambientato a Parigi ha generato una fortissima reazione contro Netflix da parte dei critici, che sostengono vada oltre il limite nel ritrarre i bambini in un modo sessualizzato (per capire in che senso, basta guardare il frammento incluso nel tweet di seguito). Le prime polemiche erano già arrivate ad agosto. A scatenarle era stato il poster promozionale che ritraeva le giovanissime ragazzine del cast in pose provocanti e costumi rivelatori. «Siamo profondamente dispiaciuti per l’opera d’arte inappropriata che abbiamo utilizzato per Cuties», si era dovuta scusare Netflix, «Non andava bene, né rappresentava questo film francese presentato in anteprima al Sundance. Abbiamo ora aggiornato le immagini e la descrizione».

Il tentativo di riparare il danno non è piaciuto a chi si è scagliato contro il film, presentato il 9 settembre: «Rimuovendo il poster offensivo e sostituendolo con uno più innocuo, Netflix potrebbe aver peggiorato la situazione suggerendo che Cuties non è altro che un simpatico film di formazione», ha dichiarato la direttrice del programma per il Parents Television Council. «Anche se il film affronta un argomento importante – che in circostanze diverse potremmo persino applaudire – è il modo in cui lo affronta a essere problematico».

L’opera della regista francese Maïmouna Doucouré è stata presentata in anteprima al Sundance Film Festival 2019, dove ha vinto il premio mondiale per la regia drammatica. Secondo la descrizione del Sundance, il film «descrive l’energia e le vulnerabilità degli adolescenti esplorando la loro ansia di essere identificati come sessualizzati. Fathia Youssouf affascina nei panni di Amy, spostandosi come un camaleonte tra le diverse identità del suo personaggio».

È stato battezzato l’hashtag #CancelNetflix e organizzata una petizione su Change.org che chiede ai clienti Netflix di annullare i loro abbonamenti, accusando il servizio di streaming di “sfruttare i bambini e creare un’atmosfera inquietante”: attualmente la petizione ha quasi 600.000 firmatari. Intanto Netflix ha rilasciato una dichiarazione dicendo che Cuties è «un commento sociale contro la sessualizzazione dei bambini» e ha incoraggiato chi lo critica a guardarlo.

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