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16:36 mercoledì 16 luglio 2025
Il Presidente francese Bayrou ha detto che per risanare il debito pubblico i francesi dovranno lavorare anche a Pasquetta E anche l'8 maggio, giorno in cui si festeggia la fine della Seconda guerra mondiale. Tutto per aumentare la produttività e sistemare i conti.
Nemmeno Martin Scorsese riusciva a credere di essere stato candidato all’Emmy come attore Per l'interpretazione di se stesso nella serie The Studio si è guadagnato la prima nomination a un premio da attore della sua vita, a 82 anni.
Il figlio di Liam Gallagher si sta facendo bello ai concerti degli Oasis indossando le giacche del padre Gene Gallagher è stato pizzicato a indossare una giacca Burberry di papà al concerto di Manchester: l’ha definita un «cimelio di famiglia».
In una piccola città spagnola, una notizia che non si sa se vera o falsa ha portato a una caccia all’immigrato lunga tre giorni Tutto è partito da una denuncia che ancora non è stata confermata, poi sono venute le fake news e i partiti di estrema destra, infine le violenze in strada e gli arresti.
Una ricerca ha scoperto che quando sono stressate le piante ne “parlano” con gli animali Soprattutto con gli insetti, attraverso dei suoni specifici. Gli insetti però non sono gentilissimi: se una pianta sta male, loro la evitano.
Hbo ha pubblicato la prima foto dal set della serie di Harry Potter e ovviamente ritrae il nuovo Harry Potter L'attore Dominic McLaughlin per la prima volta volta in costume, con occhiali e cicatrice, sul set londinese della serie.
Nel nuovo disco di Travis Scott c’è un sampling di Massimo Ranieri In uno dei più improbabili crossover di sempre, nella canzone "2000 Excursion" di Scott si trova anche "Adagio Veneziano" di Ranieri.
L’annuncio dell’arrivo a Venezia di Emily in Paris lo ha dato Luca Zaia Il Presidente della Regione Veneto ha bruciato Netflix sul tempo con un post su Instagram, confermando che “Emily in Venice” verrà girato ad agosto in Laguna.

Chi era Luigi Spagnol, l’editore che scoprì Harry Potter

15 Giugno 2020

Nonostante l’intuizione di assicurarsi subito i diritti della saga di Harry Potter per Salani, di cui assunse la responsabilità editoriale dal 1988, battendo tutti gli altri editori italiani prima che il fenomeno esplodesse nel mondo, Luigi Spagnol non amava vantarsene. «Se ne è andata la persona che con i suoi successi editoriali ha dimostrato più volte negli ultimi trent’anni di sapere meglio di chiunque altro che cose sia un libro», ha detto di lui Stefano Mauri, presidente del gruppo GeMS (Gruppo editoriale Mauri SpagnolI) che aveva fondato proprio insieme a Spagnol nel 2005 e che comprendeva tante importanti sigle editoriali tra cui Garzanti, Guanda, Longanesi. Luigi Spagnol è scomparso il 14 giugno a Milano, a 59 anni, dopo una malattia che, nell’ultimo periodo, lo aveva allontanato dal mondo dei libri. «Sapeva cosa può fare un libro per i lettori. E fino a dove può arrivare», ha dichiarato sempre Stefano Mauri.

Introdotto nel mondo editoriale dal padre, Mario: Luigi era anche un pittore e musicista, amante del pianoforte. Iniziò a metà anni Ottanta all’ufficio diritti della casa editrice Longanesi, e dal 1989 entrò in Salani, di cui divenne in seguito editore e presidente: e proprio qui, forte di quanto appreso dal padre che gli aveva insegnato a “diffidare dei trionfi”, e a ricercare le novità nei particolari – avrebbe in pochi anni dato vita a uno dei cataloghi per ragazzi più importanti e stimati nel mondo, che accolse autori internazionali e italiani, estendendosi a una narrativa per tutti. La regola era sempre la stessa: cercare le cose migliori, dove nessuno le avrebbe cercate, dal titolo più popolare a quello  più raffinato.

Con Ponte alle Grazie, di cui dal 1996 assunse la direzione editoriale, portò in Italia Margaret Atwood e Karl Ove Knausgård quando ancora erano per noi autori quasi sconosciuti, e poi David Mamet, Simone de Beauvoir, perché, come ha ricordato Mauri, «non c’era snobismo in lui, e lo diceva sempre: “I libri sono scritti da persone, letti da persone, venduti da persone, e parlano di persone. È dunque fondamentale che siano anche pubblicati da persone, libere di seguire le proprie idee, le proprie strategie e le proprie passioni”».

Scopritore (a proposito della saga di J.K. Rowling diceva spesso di non essersi nemmeno accorto che fosse un fantasy, «ci vedevo solo un grande potenziale, un ottimo classico per bambini»), e anche traduttore sin dagli anni giovanili, da L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono all’amatissimo Winnie Puh di Milne, da Io la giraffa e il pellicano di Roald Dahl, alla traduzione dell’ottavo volume di Harry Potter, Harry Potter e la maledizione dell’erede. Che Spagnol «non voleva mai essere protagonista», come ha ricordato Ricardo Franco Levi, presidente dell’Aie. «E fu, proprio per questo, un editore straordinario».

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