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A New York Cuomo ha legalizzato i matrimoni via Zoom
Sono stati numerosi i matrimoni precedentemente programmati e in queste settimane annullati (un fenomeno che ha avuto ripercussioni anche sul mercato floreale, come abbiamo scritto qui). Ma se per un periodo incerto dovremo dimenticare le cerimonie a cui siamo abituati, il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha deciso di rendere legali a tutti gli effetti quelle matrimoniali via Zoom, permettendo agli officianti di svolgere cerimonie in videoconferenza e concedendo licenze matrimoniali da remoto.
«Quando qualcuno vi chiederà di sposarvi ora non avrete più scuse per temporeggiare», ha detto sabato Cuomo, annunciando il nuovo ordine, che su Twitter ha già raccolto numerosi favori all’hashtag #ZoomWedding. «Basterà dire “lo voglio” su Zoom, e sarete sposati davvero», ha concluso. Obbligati a rimanere in casa per evitare che la pandemia da Coronavirus si propaghi, essendo New York al momento la città focolaio d’America, i matrimoni su Zoom sono diventati un modo per gli sposi e le spose per mantenere le date delle loro cerimonie, invitando amici e parenti a partecipare a distanza, come in una normale video conferenza. Come riporta The Verge, non sembra essere richiesto alcun requisito specifico alle coppie che desiderino ottenere la licenza per i loro matrimoni avvenuti su Zoom o FaceTime: piattaforme su cui alcune persone, comunque, si sarebbero già sposate prima della dichiarazione di Cuomo.
I married my best friend today at home and had a #zoomWedding to share with our families! ❤️ Dillon & Sarah McNeil! pic.twitter.com/wHHclj6N8q
— Sarah McNeil (@Batten_Wheat) March 22, 2020
Had a zoom wedding yesterday attended by friends and family from their homes all over the country. @zoom_us thank you for hosting it. Not what we planned, but was an amazing day #zoomwedding #zoom pic.twitter.com/Afs4kF75H1
— George Evjen (@gevjen) March 22, 2020
Embracing new normals – Attended our 1st @zoom_us #wedding Beautiful Ceremony with so many thoughtful words. I still cried. #clay&keely #zoomwedding #specialday pic.twitter.com/tmxgCVlNVi
— Joanna Radke (@joanna_radke) April 18, 2020
Come scrive Quartz infatti, riportando l’esperienza di un suo collaboratore, il mese scorso il reporter Daniel Wolfe ha partecipato al matrimonio di due amici in California su Zoom, passando poi a Google Hangouts terminati i 40 minuti previsti dalla piattaforma più usata per le video conferenze. «Io e mia moglie stavamo piangendo, ci tenevamo per mano mentre assistevamo a questo matrimonio un po’ futuristico, ma che ormai descrive la nostra realtà quotidiana. Ci guardavamo, ed eravamo stupiti di essere così commossi pur rimanendo dietro a uno schermo», ha scritto, «alla fine è stato come guardare un film romantico, con un finale felice».

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