Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.
C’è un libro di 432 pagine dedicato a Fleabag

Phoebe Waller-Bridge che si fuma una sigaretta e beve un drink nel suo abito champagne Monique Lhuillier, circondata dagli Emmy, è l’immagine-consacrazione di una nuova icona femminile: le seconda stagione di Fleabag, la serie nata come un monologo teatrale, di cui è autrice e interprete, ha ottenuto un’accoglienza entusiasta di critica e di pubblico e ha sbancato agli Emmy. Anche l’altra serie di cui è autrice, Killing Eve, per la Bbc (in Italia uscita su Tim Vision) è piaciuta molto, e la sceneggiatrice è stata recentemente convocata dal team di 007 per aggiustare lo script di No Time to Die, il prossimo film sull’agente segreto inglese interpretato da Daniel Craig.
Intanto l’entusiasmo per Fleabag continua a crescere, conquistando un pubblico sempre più ampio (in Italia la serie è uscita su Prime Video). The Cut ha segnalato il regalo di Natale perfetto per i fan più infervorati: un elegantissimo libro di 432 pagine interamente dedicato alla serie. Edito da Ballantine Books, Fleabag: The Scriptures è la bibbia di Fleabag: non solo riunisce gli script di entrambe le stagioni, ma comprende un commento inedito di Waller-Bridge. Nel testo l’autrice racconta il processo di creazione della serie, il dietro le quinte e il suo rapporto con Sian Clifford (Claire, la sorella) e Andrew Scott (il prete hot). Tra i materiali inclusi nel libro ci sono anche gli spartiti della colonna sonora della seconda stagione, scritti dalla vera sorella di Waller-Bridge, Isobel.

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.