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15:50 giovedì 26 giugno 2025
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 
Aaron Sorkin scriverà e (forse) dirigerà il sequel di The Social Network Sarebbe già al lavoro sulla sceneggiatura ma stavolta punta anche a dirigere, subentrando a David Fincher.
Denis Villeneuve è stato appena annunciato come regista del prossimo 007 ma c’è già una grandissima attesa Sarà lui a dirigere il primo Bond della gestione Amazon. Adesso resta solo da scoprire l'attore che interpreterà 007 in questa nuova epoca.
C’è un sito che usa il riconoscimento facciale per trovare e denunciare i poliziotti violenti Si chiama fuckLAPD.com, l'ha creato un artista americano per trovare gli agenti che coprono i loro numeri identificativi. 
In un nuovo biopic su James Dean si racconta la relazione segreta che l’attore ebbe con un uomo Il film è tratto dal memoir di William Bast, che conobbe l'attore da giovanissimo ed ebbe con lui una relazione durata fino alla morte di Dean.
A New York le primarie democratiche le ha vinte a sorpresa un candidato sindaco molto di sinistra  Zohran Mamdani ha battuto Andrew Cuomo, grazie a una campagna elettorale molto radicale e al sostegno degli elettori più giovani.
È morto Alvaro Vitali, l’attore con una filmografia tra le più strane nella storia del cinema italiano Aveva 75 anni, al cinema aveva esordito con Fellini, poi le commedie sexy, Gian Burrasca, Paulo Roberto Cotechiño, anche una comparsata in un film di Polanski.
Secondo una ricerca, per colpa dell’inquinamento acustico si va in depressione, ci si ammala gravemente e si muore anche In Europa la situazione è particolarmente grave: l'inquinamento acustico fa più danni del fumo passivo e del piombo.

Sull’Atlantic si parla di Ghali

07 Marzo 2019

Come ha fatto il figlio di due immigrati tunisini a diventare il rapper più popolare in Italia, «il Paese più anti-immigrazione in Europa»? Se lo chiede Rachel Allen sul numero di aprile dell’Atlantic, dove racconta l’ascesa di Ghali (per noi l’ha intervistato Arnaldo Greco sull’ultimo numero di Studio) elencando quelli che, a suo parere, sono i motivi del suo successo. C’entra il genere musicale di riferimento, certo, che è il fenomeno di questo momento storico, ma anche alcune peculiari caratteristiche del personaggio che Ghali ha saputo costruirsi in tempi brevissimi, dal 2017 a oggi: «Mettendo da parte il linguaggio da duro e la postura da macho degli altri trapper italiani, [Ghali, nda] ha coltivato un suono lucido e un personaggio non minaccioso. Il suo slogan ufficiale è “T.V.B.”, si esibisce in completi dai colori vivaci, usa le emoji su Instagram e, cosa italianissima, canta di sua madre», scrive la giornalista americana.

A rendere particolarmente interessante Ghali, secondo la sociologa Zandria Robinson, che si occupa di cultura pop e dell’evoluzione della trap, è quella sua «effervescenza ed esuberanza pop che irrompe in un momento politico come quello di oggi e incoraggia una sorta di risposta contro il razzismo e la xenofobia». Potete leggere la nostra intervista a Ghali sul nuovo numero di Studio, il trentottesimo, in edicola dal 9 marzo.

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