Hype ↓
17:30 venerdì 11 luglio 2025
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.

Andy Warhol trasformò Arancia meccanica in un film prima di Kubrick

04 Marzo 2019

Dal 1 marzo il film di Stanley Kubrick è disponibile su Netflix: per festeggiare il lieto evento, The Outiline ha ripercorso la storia del primo vero adattamento cinematografico del romanzo pubblicato da Anthony Burgess nel 1962. Originariamente pubblicato nel 1971, il film di Kubrick è di gran lunga l’adattamento più noto dell’omonimo romanzo distopico. Come racconta Samuel Argyle, però, non è stato il primo tentativo di portare la storia sullo schermo: esiste infatti una versione precedente del film, datata 1965 e realizzata da Andy Warhol.

Il film in bianco e nero dura solo un’ora ma è claustrofobico e molto difficile da guardare, almeno rispetto alla versione di Kubrick. Scritto da Ronald Tavel, collaboratore frequente e spesso non documentato di Warhol, è stato realizzato in un’epoca in cui l’artista produceva un film dopo l’altro, il più rapidamente possibile; la sua produzione era enorme ma mancava di qualità. L’inquadratura è fissa e ricorda una telecamera di videosorveglianza. Molto probabilmente la videocamera fu installata in un angolo del leggendario studio di New York. Una serie di attori entrano ed escono dallo spazio ripreso, compiono gesti disordinati e pronunciano strane frasi che spesso si sovrappongono, risultando difficilmente comprensibili.

Il protagonista, Victor, è interpretato da un giovane assistente di Warhol, Gerard Malanga. A un certo punto, nel ruolo di spettatrice silenziosa, compare anche Edie Sedgwick. Il film è stato rivalutato soltanto intorno agli anni ’90, soprattutto grazie a Fred Camper del Chicago Reader, che nel 1989 scrisse che, insieme ad altri lavori di Warhol (Blow Job e Chelsea Girls), Vinyl è un’opera “vitale e originale”, e che i primi film di Warhol meritano di essere visti per «l’eleganza delle immagini, la ridefinizione del tempo cinematografico, le riflessioni sul tema del vuoto». Nel suo libro Stargazer: The Life, World and Films di Andy Warhol, Stephen Koch ha scritto che Vinyl è uno dei film sadomasochisti più intriganti di tutti i tempi. Insieme ad Arancia meccanica di Kubrick, Vinyl è stato incluso nei 1001 film da vedere prima di morire.

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.