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La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

Perché per secoli sia gli ebrei che gli antisemiti hanno creduto al mito del naso ebreo

26 Febbraio 2019

«Non esiste una cosa come il “naso ebreo”. Esistono gli ebrei e hanno il naso, proprio come quasi tutti gli altri. I loro nasi non sono in alcun modo notevoli o significativamente diversi da quelli della popolazione generale. Il naso ebreo grande (spesso aquilino, spesso grottesco, generalmente ripugnante e molto caricaturale) è un mito», così si apre un articolo recentemente pubblicato da Tablet, in cui la giornalista, storica e “theorist of the face and body” Sharrona Pearl analizza il falso mito del naso ebreo.

«Non ho nulla contro i nasi grandi», sottolinea l’autrice. Quello che scrive è semplicemente il risultato dei suoi studi di storia della fisiognomica, una ricerca che sottolinea come la connessione immaginata tra le caratteristiche facciali e il carattere interno, e il nostro impegno verso quella connessione influisca sul modo in cui giudichiamo le persone. Attraenti o no, i grandi nasi non sono mia stati una caratteristica particolare della comunità ebrea. «Eppure», nota Pearl, « noi per primi, come comunità, abbiamo totalmente interiorizzato questa narrativa inventata, tanto da immaginarla come una peculiarità distintiva delle nostre caratteristiche fisiche, incorporandola nella nostra più ampia identità culturale». Spesso gli ebrei hanno utilizzato questa caratteristica come un modo per rivendicare la loro identità e rendere pubblico e visibile il loro status di minoranza. Dall’altra parte, la falsa caratteristica è stata spesso usata dai non-ebrei per caratterizzare, deridere o umiliare gli ebrei, dallo Shylock di Shakespeare alla propaganda nazista. 

Il famoso naso ebreo, quindi, non esiste, e i dati lo dimostrano. Nel 1911, l’antropologo Maurice Fishberg misurò 4000 nasi ebrei a New York e non rilevò alcuna differenza significativa in termini di dimensioni con il resto della popolazione. Ricerche più recenti sui nasi mostrano che se alcuni geni che controllano la forma e la punta del naso siano effettivamente influenzati dall’origine geografica, nessuno di questi (pensa un po’) è influenzato dalla religione. 

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