Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
In Giappone uscirà una versione alcolica della Coca-Cola

Qualora la normale Coca-Cola non bastasse a movimentare i party in casa, a breve sarà possibile sostituirla con la sua versione a contenuto alcolico. Sarà però rilasciata solo in Giappone e sarà la prima bevanda alcolica ad essere prodotta dalla compagnia. Assomiglierà a quella che i nipponici chiamano “chu-hi”, un cocktail rinfrescante con una base alcolica di shōchū (un distillato locale) e venduto in lattina in tutti i supermercati. La bibita si trova generalmente in diversi gusti, dal lime alla pesca, e raggiunge la percentuale alcolica del 9 per cento. Coca-Cola Japan non ha rilasciato dettagli sul nuovo prodotto, ma è improbabile che la percentuale di alcool raggiunga i livelli del chu-hi, dice Mashable, anche per via della tassazione inferiore imposta dallo stato per le bevande al di sotto di quel livello.

«Non abbiamo mai sperimentato nella categoria degli alcolici soft, ma questo è un esempio di come continuiamo a esplorare nuove opportunità al di fuori del nostro core business», ha scritto il presidente della divisione giapponese Jorge Garduño sul blog della compagnia. In effetti, Coca-Cola ha prodotto tantissime versioni della loro bevanda base (Zero, Life, Ginger, Vanilla, per citarne alcune) dimostrando un forte spirito di innovazione. Questa trovata sembra però pensata nello specifico per il mercato alcolico ready-to-drink giapponese, che è cresciuto del 13 per cento nel 2016, secondo i dati di Euromonitor.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.