Hype ↓
21:27 martedì 15 luglio 2025
Il figlio di Liam Gallagher si sta facendo bello ai concerti degli Oasis indossando le giacche del padre Gene Gallagher è stato pizzicato a indossare una giacca Burberry di papà al concerto di Manchester: l’ha definita un «cimelio di famiglia».
In una piccola città spagnola, una notizia che non si sa se vera o falsa ha portato a una caccia all’immigrato lunga tre giorni Tutto è partito da una denuncia che ancora non è stata confermata, poi sono venute le fake news e i partiti di estrema destra, infine le violenze in strada e gli arresti.
Una ricerca ha scoperto che quando sono stressate le piante ne “parlano” con gli animali Soprattutto con gli insetti, attraverso dei suoni specifici. Gli insetti però non sono gentilissimi: se una pianta sta male, loro la evitano.
Hbo ha pubblicato la prima foto dal set della serie di Harry Potter e ovviamente ritrae il nuovo Harry Potter L'attore Dominic McLaughlin per la prima volta volta in costume, con occhiali e cicatrice, sul set londinese della serie.
Nel nuovo disco di Travis Scott c’è un sampling di Massimo Ranieri In uno dei più improbabili crossover di sempre, nella canzone "2000 Excursion" di Scott si trova anche "Adagio Veneziano" di Ranieri.
L’annuncio dell’arrivo a Venezia di Emily in Paris lo ha dato Luca Zaia Il Presidente della Regione Veneto ha bruciato Netflix sul tempo con un post su Instagram, confermando che “Emily in Venice” verrà girato ad agosto in Laguna.
Ancora una volta, l’attore Stellan Skarsgård ha voluto ricordare il fatto che Ingmar Bergman era un ammiratore di Hitler «È l’unica persona che conosco ad aver pianto quando è morto Hitler», ha detto. Non è la prima volta che Skarsgård racconta questo lato del regista.
Superman non ha salvato solo la Terra ma anche Warner Bros. La performance al botteghino dell'Uomo d'acciaio è stata migliore delle aspettative, salvando lo studio dalla crisi nera del 2024. 

Come si fa un sondaggio (sull’uso degli smartphone) nell’era degli smartphone

03 Aprile 2015

Il Pew Research Center, uno dei più importanti centri di studi statistici e di sondaggi degli Stati Uniti, ha condotto uno studio sull’utilizzo degli smartphone tra gli americani.

Tra i risultati: il 64% dei cittadini Usa oggi possiede uno smartphone, per il 10% lo smartphone costituisce la sola connessione Internet veloce, mentre il 7% si dichiara “dipendente da smartphone” (non nel senso patologico del termine, bensì a indicare che si affida molto all’utilizzo dello smartphone)

Un dato forse più interessante, però, è che per la prima volta nella sua storia il Pew ha raccolto una parte dei dati via app. In altre parole ha consentito al campione selezionato di rispondere ai vari questionari sia via browser (come di consueto) sia che da mobile, su app.

L’idea di rendere i questionari compilabili via app, spiega Keyley Mcgeeney in un comunicato, permette di avere risposte più in tempo reale, con il beneficio di avere risposte più precise rispetto a quelle date a posteriori.

«Le indagini tradizionali possono cogliere alcuni elementi del comportamento delle persone, ponendo delle domande sulle attività che hanno fatto in passato. Per molti anni, Pew Research ha regolarmente chiesto intervistati telefono chiedendo agli intervistati cosa avevano fatto ieri “ieri” (per esempio, “Ti è capitato di utilizzare lo smartphone ieri?” O “Hai letto il giornale di ieri?”). […] Nel nostro esperimento da mobile, tuttavia, abbiamo potuto domandare alla gente quello che avevano fatto durante l’ultima ora»

In genere le risposte su mobile sono più accurate, sostiene Mcgeeney, perché riguardano eventi più recenti. Il problema è che meno persone tendono a rispondere via app (presumibilmente perché un’app è più difficile da usare rispetto a un browser). Inoltre è anche un metodo più costoso.

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.